Agrigento, insegnante morta di malaria dopo un viaggio in Nigeria | La famiglia: "Malattia non diagnosticata", indaga la Procura
Per una settimana è stata ricoverata in Rianimazione allʼospedale "San Giovanni di Dio". I medici hanno chiesto e ottenuto specifiche consulenze dagli ospedali di Palermo e Roma
Un'insegnante di 44 anni, Loredana Guida, è morta di malaria, dopo essere tornata da una vacanza in Nigeria. Per una settimana è stata ricoverata in Rianimazione all'ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento, poi il decesso. I familiari accusano l'ospedale di non aver inizialmente diagnosticato la malattia, e la Procura ha aperto un'inchiesta, per ora a carico di ignoti, acquisendo le cartelle cliniche e disponendo l'autopsia.
Secondo i familiari la donna, accusando febbre e dolori al rientro da Lagos, si era recata in pronto soccorso, dove però sarebbe rimasta in attesa per 9 decidendo quindi di andarsene firmando le dimissioni.
La ricostruzione dell'ospedale Secondo Antonello Seminerio, direttore sanitario dell'azienda ospedaliera San Giovanni di Dio, "la paziente è arrivata una prima volta al pronto soccorso il 15 gennaio, alle ore 11:40 circa. Dopo circa 4 ore è stata visitata e presa in carico con un codice verde. Aveva febbre alta, sono stati eseguiti degli esami di routine. Però poi la paziente ha firmato le proprie dimissioni ed è andata via. E' ritornata dopo 5 giorni ma era già in coma, in condizioni critiche ed è stata quasi subito ricoverata in Rianimazione. Ci siamo confrontati anche con centri specialistici a Palermo soprattutto e a Roma per seguire i protocolli terapeutici previsti in questi casi". Non c'è ancora nessuna inchiesta interna. "Ci riserviamo tutte le azioni opportune - ha spiegato Seminerio - in base a quello che emergerà dalla documentazione".
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