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Scuola, a Linosa le medie restano chiuse perché gli insegnanti non si presentano

L'allarme del sindaco Totò Marello: "I docenti assenti per i motivi più diversi e chi avrebbe i requisiti non può perché non in graduatoria. Il ministro Bianchi intervenga"

scuola, studenti
Ansa

A Linosa, in Sicilia, gli studenti delle scuole medie non possono andare a scuola perché mancano gli insegnanti. O meglio, ci sono, ma non si presentano, e chi invece vorrebbe insegnare - tra Lampedusa e Linosa ci sono persone con i titoli per accedere all'insegnamento - non può farlo perché non è rientrato nelle graduatorie. È l'allarme lanciato dal sindaco di Lampedusa e della piccola isola delle Pelagie, Totò Martello, che ha chiesto l'intervento del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi per risolvere la paradossale situazione.

Mentre l'anno scolastico è ormai iniziato in tutto il paese, sebbene tra i tanti dubbi e incertezze dovute al Covid-19, nell'isola siciliana a scuola i ragazzi delle medie non sono ancora rientrati. Ma la pandemia non c'entra nulla. “Nella scuola di Linosa - denuncia Martello - si vive una situazione paradossale: ci sono insegnanti chiamati in servizio che non si presentano e, nonostante sul territorio vi siano persone in possesso dei requisiti per l’insegnamento, non possono sostituire i colleghi. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervenga per consentire di superare questa situazione, permettendo ai ragazzi linosani di seguire un regolare percorso didattico”. 

 

“Nella scuola elementare di Linosa - ha aggiunto il primo cittadino - sono solo tre classi per un totale di sei alunni che vengono seguiti da un’unica insegnante, la quale svolge lezioni ‘differenziate’ dal lunedì al venerdì. Il sabato c’è l‘insegnante di religione, che tiene lezione per tre ore. La scuola media non ha ancora avviato le lezioni poiché, nonostante siamo a fine settembre, nessun insegnante ha ancora preso servizio sull’isola. C’è poi il liceo scientifico che conta in tutto cinque alunni seguiti da una sola insegnante in presenza, gran parte delle lezioni viene svolta in modalità remota con un proiettore che trasmette sulla parete della classe le lezioni che si tengono al liceo di Lampedusa".

 

“Questa situazione crea disagi agli alunni e non consente un'attività didattica regolare. Il motivo è essenzialmente uno – continua il sindaco – la difficoltà di reperire insegnanti disposti a tenere lezioni in presenza a Linosa poiché, dovendo seguire le graduatorie e le regole dell’ufficio scolastico, di fatto molti insegnanti assegnati alla scuola dell’isola trovano i motivi più diversi per non presentarsi, facendo scattare nuove farraginose procedure per individuare i possibili sostituti. Il punto è che alle Pelagie, tra Lampedusa e la stessa Linosa, vi sono persone con i titoli ed i requisiti necessari all’insegnamento, ma non rientrano nei posti utili delle graduatorie. In pratica gli insegnanti ci sono, ma non possono lavorare a Linosa nonostante chi dovrebbe farlo non si presenta, rinuncia o si mette in aspettativa”.

 

“Considerate le peculiarità delle isole minori ed in particolare di Linosa – conclude Martello – chiedo al ministro Bianchi di adottare un provvedimento ad hoc che consenta, a chi è in possesso dei titoli necessari ed è disposto a prendere servizio, di potere colmare rapidamente i vuoti di organico”.

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