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Blitz contro Al Qaeda Italia, 20 arrestiProgettavano un attentato in Vaticano

Lʼorganizzazione con base in Sardegna predicava la lotta armata contro lʼOccidente e stava preparando attentati contro il governo del Pakistan. Tra gli arrestati, i responsabili della strage del mercato di Peshawar nel 2009 e due fiancheggiatori di Osama Bin Laden

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La polizia ha compiuto un'operazione contro un network terroristico di matrice islamica affiliato ad Al Qaeda con base operativa in Sardegna.

L'organizzazione predicava la lotta armata contro l'Occidente e organizzava attentati contro il governo del Pakistan. L'indagine ha coinvolto la Digos di 7 province e ha portato all'arresto di 20 persone, tra le quali i responsabili della strage del mercato di Peshawar nel 2009.

Blitz contro Al Qaeda Italia, 20 arrestiProgettavano un attentato in Vaticano

Nella strage del mercato di Peshawar, Meena Bazar, avvenuta ad ottobre 2009 vennero uccise più di 100 persone.

Fiancheggiatori di Osama Bin Laden -

Due degli appartenenti al gruppo terroristico di matrice islamica facevano parte, secondo gli investigatori, dell'organizzazione di fiancheggiatori che in Pakistan proteggeva lo sceicco Osama Bin Laden. E' quanto emerge dalle intercettazioni dell'indagine della Digos di Sassari.

Gruppo impegnato nel traffico dei migranti -

La rete fondamentalista era anche impegnata nel traffico di migranti. Pakistani e afghani venivano introdotti illegalmente in Italia per poi proseguire il loro viaggio verso il Nord Europa. L'ingresso in Italia avveniva attraverso imprenditori compiacenti che fornivano falsi contratti di lavoro. In altri casi l'organizzazione forniva documenti falsi da cui i migranti risultavano vittime di persecuzioni etniche o religiose. Il network forniva anche supporto logistico e finanziario ai migranti, assicurando loro patrocinio presso gli uffici immigrazione e istruzioni sulle dichiarazioni da rendere per ottenere l'asilo politico, apparecchi telefonici e sim.

Indizi su possibile attentato al Vaticano -

Dalle conversazioni intercettate tra i componenti della cellula è emersa la presenza in Italia di un kamikaze e l'ipotesi che si progettasse un attentato in Vaticano. Lo hanno riferito gli inquirenti nel corso della conferenza stampa in procura a Cagliari.

Alla Santa Sede, il portavoce padre Federico Lombardi commenta: "Da quel poco che si dice sembra una ipotesi del 2010 senza seguito. Quindi la cosa non è oggi rilevante e non è motivo di particolari preoccupazioni".


Parolin: "Il Papa è tranquillo" -

"Siamo tutti esposti e abbiamo tutti paura ma il Papa è molto tranquillo in questo, basta vedere come incontra le persone con grande lucidità e serenità". A dirlo il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin,sull'operazione che ha portato a scoprire una cellula di affiliati ad Al Qaeda che avrebbe progettato un attentato in Vaticano.

Due arresti nelle Marche

- Due pachistani sono stati arrestati nelle Marche nell'ambito dell'inchiesta di Cagliari. Gli arrestati, che da Cagliari si erano da qualche tempo trasferiti nella zona di Civitanova Marche (Macerata), sono indagati per reati legati al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.


"Contatti diretti tra affiliati e Bin Laden" -

Nell'indagine sono emersi contatti diretti tra le famiglie degli affiliati e Osama Bin Laden. Lo hanno detto gli inquirenti nel corso della conferenza stampa in Procura a Cagliari.

Uno ha lavorato per il G8 de La Maddalena

- Il capo della comunità islamica di Olbia, Khan Sultan Wali, arrestato mentre si imbarcava da Olbia per Civitavecchia, considerato elemento di spicco della cellula terroristica sgominata dalla Polizia, aveva creato una società che lavorava all'interno del cantiere del G8 a La Maddalena. Con lui lavorava anche un talebano che aveva addirittura protezione come rifugiato politico.