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Omicidio al bancomat nel Leccese, fermato un secondo uomo

Per entrambi l'accusa è di omicidio aggravato in concorso

Un secondo uomo è stato fermato per l'omicidio dell'ex direttore di banca Giovanni Caramuscio, assassinato durante un tentativo di rapina mentre prelevava al bancomat insieme alla moglie la sera del 16 luglio a Lequile, nel Leccese. Il fermato è Andrea Capone, di 28 anni, accusato di essere complice di Macaj Paulin, l'albanese 31enne arrestato il 17 luglio e ritenuto l'esecutore materiale del delitto: entrambi rispondono di omicidio aggravato in concorso.

Per chi indaga il 28enne non è quello che ha impugnato la pistola e che ha sparato al pensionato. Il giovane è stato tradito da quello che aveva indosso. Gli uomini dell'Arma ed i vigili del fuoco hanno infatti ritrovato in un pozzo vicino a dove è avvenuta la tragedia una felpa scura a maniche lunghe.

 

Come emerge dalle immagini dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza passati al setaccio dagli inquirenti, la felpa scura era quella che indossava il rapinatore non armato la sera della rapina. Quell'indumento è lo stesso che aveva anche in altre occasioni, così come evidenziato in alcune foto pubblicate sul suo profilo di Facebook. 

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