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Ostia, blitz di Casapound sulla spiaggia: "Via i venditori abusivi"

Un gruppo di militanti ha allontanato un ambulante che vendeva cocco tra gli sguardi dei bagnanti

Pettorina rossa, passo sicuro e slalom tra sdraio e ombrelloni.

E' così che alcuni militanti di Casapound, convinti che la giunta Raggi non abbia raggiunto gli obiettivi da loro desiderati per contrastare l'abusivismo, hanno deciso di farsi giustizia da soli improvvisando un blitz sulla spiaggia di Ostia. A guidare il gruppo il consigliere municipale Luca Marsella che ha filmato l'impresa. Nel video, postato sulla sua pagina Facebook, si vede un venditore di cocco allontanato dai militanti dalla spiaggia tra gli sguardi dei bagnanti.

"Siamo tornati a Ostia e dopo un anno non è cambiato nulla nonostante i proclami della Raggi, siamo qui per contrastare il commercio abusivo che permette la vendita di cibo avariato e merci contraffatte. Siamo qui per riaffermare un principio di legalità. Le accuse che arriveranno dai radicalchic, pronti a difendere illegalità e abusivismo pur di attaccare Casapound, lasciano il tempo che trovano. Milioni di italiani ci daranno ragione", afferma Marsella nel video.

Non è la prima volta che Casapound improvvisa azioni simili volte a farsi giustizia da sé. L'estate scorsa aveva già improvvisato un blitz del genere, mentre quest'anno avevano scatenato delle polemiche alcuni manifesti contro i venditori abusivi affissi sul litorale veneto e friulano: sopra l'immagine di un uomo di colore sbarrato dal simbolo del divieto.

"La destra xenofoba a ogni stagione ripropone le sue pagliacciate. Capisco che Casapound sia in cerca di visibilità, ma la battaglia per la legalità non si fa tallonando per qualche minuto un venditore di cocco sulla spiaggia. Si fa con una seria azione politica e non con qualche spot a uso e consumo del popolo dei social", replica Stefano Pedica del Pd. 

"Un atto di violenza che, in un Paese civile, non può assolutamente essere tollerato in alcun modo. Queste 'imboscate' promosse dall'estrema destra del nostro territorio devono trovare la ferma condanna di tutte le forze politiche e delle istituzioni locali e nazionali. Casapound, che non ha alcuna autorità per fare ciò che ha fatto, non può sostituirsi alle istituzioni con ronde che diventano una vera e propria caccia all'abusivo" scrive in una nota riportata da Repubblica il segretario di Sinistra Italiana nel X Municipio Marco Possanzini

"Ma lo Stato può tollerare le ronde di CasaPoundItalia ad Ostia ? Con quale autorità agiscono?", si chiede su Twitter Aurelio Mancuso del Pd.