Omar Favaro, dal massacro di Novi Ligure alle accuse di maltrattamenti: rischia processo
L'ex moglie ha denunciato una ventina di episodi, che vanno dalle reiterate minacce di morte fino a percosse e violenze fisiche e psicologiche. Lo aveva accusato anche lo scorso giugno
Omar Favaro rischia di andare a processo per maltrattamenti nei confronti dell'ex moglie dal 2019 al 2021, oltre vent'anni dopo la condanna come uno dei due autori del duplice omicidio di Novi Ligure, avvenuto nel 2001, quando aveva 16 anni.
La procura di Ivrea (Torino) ha infatti chiuso l'indagine su questo nuovo fascicolo, ma bisognerà vedere se ci sarà una richiesta di rinvio a giudizio, piuttosto probabile, se il quadro accusatorio resteràinvariato. L'uomo rischia dunque di tornare in aula, anni dopo avere scontato la condanna e quando la sua vita è quella di un uomo adulto e di padre.
Le accuse dell'ex moglie - A Favaro, che adesso ha 42 anni, vengono contestati una ventina di episodi, che vanno dalle reiterate minacce di morte all'uso dell'acido per sfregiare l'ex o di ridurla su una sedia a rotelle fino a percosse e violenze fisiche e psicologiche. Sono però tutte accuse rispetto a cui Favaro, sposato con la donna da otto anni, con la quale ha avuto una bambina, si è sempre dichiarato estraneo. Lo aveva fatto anche lo scorso giugno, quando aveva preso la parola nell'udienza di discussione in cui il tribunale del riesame di Torino aveva respinto la richiesta di misure restrittive della Procura di Ivrea nei suoi confronti. Favaro aveva definito "calunniose" le accuse mosse nei suoi confronti dalla ex moglie.
La separazione e l'affidamento della figlia - Il difensore di Omar l'avvocato aveva sottolineato che la vicenda s'inserisce nell'ambito di una causa di separazione, dove fra l'altro è in discussione l'affidamento della figlia. Quelli contestati a Omar dalla Procura di Ivrea sono episodi avvenuti in un paese fra le montagne: la moglie se n'era andata di casa e lui aveva chiesto e ottenuto nel 2022 l'affidamento della piccola. La moglie però avrebbe voluto vedere di più la piccola e la bimba stessa a un certo punto aveva chiesto di andare a vivere con la mamma. Da qui erano partiti esposti incrociati, uno di Favaro, l'altro della sua ex, che si era rivolta ai carabinieri riferendo di percosse, minacce, soprusi e violenze. "È una guerra dei Roses - erano state le parole del legale di Favaro - dove le accuse a nostro avviso sono funzionali a ottenere nel procedimento civile una posizione di forza che alla donna, al momento, non è riconosciuta. Novi Ligure non c'entra, pero' e' evidente il tentativo di dare maggiore risalto alla separazione".
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