FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Milano, il Teatro alla Scala cancella la campagna abbonamenti: non accadeva da un secolo

Con ogni probabilità il sovrintendente Meyer annuncerà la stagione solo per i prossimi tre mesi: senza certezze sulla capienza consentita, impossibile fare programmi di più lungo termine

teatro alla scala, riapertura
Ansa

Il coronavirus si intesta un altro primato: per la prima volta dal dopoguerra, infatti, il Teatro alla Scala a Milano è costretto ad annullare la campagna abbonamenti. Per ritrovare una decisione simile, escludendo pandemie e conflitti mondiali, bisogna risalire a un secolo fa esatto, il 1920: quell'anno venne istituito l'ente autonomo per la gestione del teatro e i palchettisti, fino ad allora proprietari, passarono la mano. Troppe le incertezze, vista anche la risalita dei contagi impossibile programmare oltre i tre mesi. 

Perdite per 15 milioni - Un danno per tutto il mondo della lirica e della cultura, ma una mazzata anche dal punto di vista economico: l'anno scorso le sottoscrizioni avevano fruttato al teatro circa 15 milioni, che nel 2020 sfumeranno. Adesso la capienza è ridotta di un terzo, 700 posti sugli oltre 2mila disponibili. Ma il sovrintendente Dominique Meyer teme che i prossimi provvedimenti del governo - con i numeri dell'epidemia in preoccupante risalita - possano portare a un'ulteriore stretta. 

 

Dopo 130 giorni riapre il Teatro alla Scala, il sovrintendente Meyer accoglie il pubblico: "Emozionante"

 

La preoccupazione di Meyer - Meno di un mese fa, a margine del concerto di riapertura del teatro con la nona sinfonia di Beethoven, Meyer aveva lanciato l'allarme, invocando il sostegno delle istituzioni: "Non lasciateci soli, i teatri non possono vivere senza pubblico". Il 7 ottobre - la sera della prima dell'Aida in forma di concerto - il francese alla guida della Scala da meno di un anno ha fissato la linea di non ritorno: "Se dovessimo tornare al limite di 200 posti saremo costretti a chiudere". Sulla stessa linea Paolo Puglisi della Cgil: "Servono contributi per 15/20 milioni, altrimenti metà dei lavoratori saranno messi in cassa integrazione e potremo organizzare solo piccoli spettacoli". 

 

Salvezza sulla rete - Per tamponare la situazione i sindacati vorrebbero puntare sulla trasmissione a pagamento degli spettacoli, in diretta streaming . Affinché la soluzione diventi realtà, però, serve un investimento da 900mila euro in telecamere e attrezzature. Una prospettiva che non convince i vertici del teatro, visto che i contratti in essere per mandare in onda gli eventi sono più convenienti sia come visibilità che dal punto di vista economico. 

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali