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Condannato a 16 anni e 8 mesi di carcere l'"untore" Hiv di Ancona

Eʼ omicidio volontario: il 35enne Claudio Pinti aveva consapevolmente contagiato lʼallora compagna, poi morta, e ha trasmesso la malattia anche a una 40enne con cui aveva una relazione

Condannato a 16 anni e 8 mesi di carcere l'
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E' stato condannato a 16 anni e 8 mesi di carcere Claudio Pinti, il 35enne ex autotrasportatore di Montecarotto (Ancona), accusato di lesioni gravissime e omicidio volontario perché avrebbe consapevolmente contagiato l'allora compagna, poi morta nel giugno 2017, e trasmesso l'Hiv a una 40enne con cui aveva una relazione.

La sentenza è stata emessa con rito abbreviato dal gup del tribunale di Ancona, Paola Moscaroli.

I risarcimenti - Il giudice ha riconosciuto alle varie parti offese complessivamente 525mila euro di provvisionali di risarcimento mentre la quantificazione completa dei danni verrà valutata in sede civile. In tutto le parti civili hanno chiesto oltre 7,5 milioni di euro. Nel frattempo il tribunale ha concesso 50mila all'ex fidanzata che con la sua denuncia diede il via alle indagini della Squadra Mobile di Ancona che arrestò Pinti nel giugno 2018. La stessa cifra è stata riconosciuta al figlio di lei e ai suoi genitori. Ai familiari della compagna deceduta di Pinti (figlia, padre e madre) il gup ha assegnato 100mila euro a testa di provvisionale, oltre a 25mila euro alla sorella.

L'imputato rinnega la malattia - L'imputato ha sempre rinnegato la malattia. In udienza, tramite i suoi legali, aveva chiesto di fare dichiarazioni spontanee e di presentare una memoria integrativa difensiva. Ma il giudice ha respinto l'istanza perché nella giornata di giovedì erano previste solo le repliche. La motivazione del verdetto verrà depositata entro 90 giorni.