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Civitanova Marche, l'omicida dell'ambulante resta in carcere | Il gip: "Soggetto pericoloso e violento"

L'avvocato del 32enne: "Ha chiesto scusa e ha chiarito che non c'è stata alcuna motivazione di tipo razziale"

Claudio Giuseppe Ferlazzo, il 32enne che ha pestato a morte l'operaio nigeriano

Un fermo immagine tratto da un video postato sul profilo Facebook di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l'operaio di 32 anni che venerdì 29 luglio ha pestato a morte l'ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu a Civitanova Marche (Macerata).

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E' stato convalidato l'arresto di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l'operaio di 32 anni che venerdì ha picchiato a morte l'ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu in strada a Civitanova Marche (Macerata).

Davanti al gip, nell'udienza di convalida che si è tenuta nel carcere anconetano di Montacuto, Ferlazzo ha "collaborato, ha chiesto scusa e ha chiarito che non c'è stata alcuna motivazione di tipo razziale". Lo ha riferito l'avvocato dell'uomo, Roberta Bizzarri, al termine dell'udienza.

 

 

Nell'ordinanza che dispone la custodia in carcere di Ferlazzo, il gip scrive che è un soggetto "violento e con elevata pericolosità sociale". La misura è prevista anche con riferimento a "evidenti gravi indizi di colpevolezza": in attesa dei risultati dell'autopsia sembra evidente che il decesso sia dovuto all'aggressione. Il gip fa riferimento a un "disturbo bipolare" per il 32enne che dovrà essere approfondito.

 

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Si valuta la posizione della madre-tutor di Ferlazzo - Saranno effettuati nelle prossime ore approfondimenti sulla situazione sanitaria legata allo stato di salute mentale di Ferlazzo. Allo stesso tempo, ha riferito Claudio Rastrelli (sostituto procuratore di Macerata che indaga sulla vicenda), verrà valutata la posizione dell'amministratore di sostegno dell'uomo, ossia la madre, e sul perché si trovasse a così tanta distanza dal giovane, sempre tenendo presente quali fossero gli effettivi compiti del suo ruolo. Il profilo dell'aggravante razziale è escluso.

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