Ancona, uccise l'ex compagno di scuola: condannato a 20 anni di carcere
I giudici, dopo una camera di consiglio durata quattro ore, hanno riconosciuto all'imputato, Mattia Rossetti, 28 anni, il vizio parziale di mente
Condannato a venti anni di carcere più 5 anni in Rems (struttura sanitaria per l'esecuzione di una misura di sicurezza) per l'omicidio di Michele Martedí, 26 anni, parrucchiere anconetano, ucciso a coltellate.
Questa la sentenza emessa dalla Corte d'assise di Ancona, che chiude il processo per il delitto commesso nella zona del Pinocchio, l'8 dicembre del 2020. I giudici, dopo una camera di consiglio durata quattro ore, hanno riconosciuto all'imputato, Mattia Rossetti, 28 anni, il vizio parziale di mente.
L'imputato, conosciuto al centro di salute mentale prima del delitto, incolpava la vittima di essere la causa dei propri fallimenti. Dovrà risarcire i familiari della vittima per l'importo di un milione di euro. Il pm Irene Bilotta aveva chiesto 24 anni di carcere per Rossetti, accusato di omicidio volontario, pluriaggravato dalla premeditazione, dallo stalking, dalla crudeltà e dai futili motivi. La pubblica accusa aveva sostenuto che il 28enne era imputabile per i fatti commessi e che scientemente infierì sull'amico Michele affondando con violenza e crudeltà il coltello.
L'accusa aveva escluso il vizio di mente, anche in base alla perizia di parte redatta per l'accusa. Invece secondo la relazione affidata dalla Corte, e redatta dallo psichiatra bolognese Renato Ariatti, Rossetti sarebbe affetto da "un disturbo delirante paranoideo" e quando ha accoltellato l'ex compagno di scuola, al Pinocchio, sarebbe stato "totalmente incapace di intendere".
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