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Milano a 30 km all'ora, Sala: "Verifiche in atto, ma limite non in tutta la città" | I vigili: "Incidenti non legati alla velocità"

Il primo cittadino, dopo le numerose polemiche, afferma: "Non so dire se è realistico immaginare il primo gennaio 2024" come data di entrata in vigore della misura

Il limite dei 30 km orari a Milano continua a suscitare polemiche Il sindaco Beppe Sala, però, chiarisce che "gli uffici stanno lavorando" per capire dove la misura possa essere applicata, comunque "non su tutta la città".

"Il limite dei 30 km orari - aggiunge - è uno stimolo che ci dà il Consiglio comunale su cui sto riflettendo con attenzione".

 

"Credo che si debba analizzare la questione della mobilità anche in senso più largo: ci devono essere anche altre componenti e un modo diverso di muoversi. Quindi ad oggi non so dire se è realistico immaginare il primo gennaio 2024 (come data di entrata in vigore della misura, ndr), posso confermare che ci stiamo lavorando", sottolinea il primo cittadino.

 

I vigili in rivolta: "Misura demagogica"

 I vigili milanesi, però, bocciano il limite dei 30 km orari in città perché ritengono che il provvedimento sia "demagogico". Non è adatto, dicono, a raggiungere gli obiettivi fissati, cioè, tra gli altri, a ridurre il numero degli incidenti e migliorare la circolazione veicolare sulle strade. "Peggiora il traffico - spiegano i vigili al "Giornale" -, non abbassa l'inquinamento, anzi lo fa alzare, e non fa diminuire il numero degli incidenti".

 

 

Obiettivo sicurezza

 L'ordine del giorno sulla soglia dei 30 km orari in tutta la città, firmato da Marco Mazzei della Lista Sala, è stato approvato in Consiglio comunale. I sostenitori della misura indicano la sicurezza stradale come primo obiettivo, dal momento che, si legge nel documento, "il limite dei 30 km/h fa ridurre il numero e la gravità degli incidenti stradali urbani. L'impatto tra un'automobile che viaggia a 50 km/h e un pedone o un ciclista è quasi sempre fatale per l'utente leggero della strada e, al contrario, l'impatto a 30 km/h non è quasi mai letale e offre ampie rassicurazioni sulla minore gravità delle conseguenze. Così, tra tempo di reazione e spazio di frenata a 30 km/h, un veicolo percorre 13 metri; a 50 invece 28 metri". 

 

Vigili: incidenti dovuti soprattutto alla distrazione

 I vigili replicano che la situazione è ben diversa e Daniele Vincini, segretario regionale del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale) spiega che alla base degli incidenti c'è in primo luogo "la guida distratta, con il cellulare o con il navigatore e non l'eccesso di velocità. Gli incidenti mortali che riguardano ciclisti avvengono perché mezzi pesanti, nel fare manovra o nello svoltare, spesso non li vedono e li schiacciano: basterebbe mettere piccole telecamere su questi mezzi nei punti ciechi". 

 

Velocità e distrazione

 Aci Milano dice che nel 2021 il 23,96% degli incidenti mortali in Lombardia è stato provocato dall'elevata velocità e il 28,17% dalla distrazione. "La velocità è un moltiplicatore dei danni negli incidenti - chiarisce Vincini -, ma non certo la causa. Inoltre, con le tecnologie avanzate ormai le auto di ultima generazione sono ing rado di frenare e fermarsi nel giro di qualche metro: a 50 un'auto frena in 12 metri, ma la giunta sembra ferma agli anni Cinquanta". 

 

Traffico e inquinamento

 Secondo l'odg approvato la misura dovrebbe migliorare traffico e inquinamento, ma Vincini anche su questo punto la pensa diversamente e spiega: "Rallentando la velocità è evidente che il traffico sarà nettamente più congestionato, con il conseguente aumento delle emissioni di polveri sottili". 

 

Il sospetto: fare cassa

 Inoltre, i vigili si chiedono in che modo si controllerà che i limiti vengano rispettati e il segretario provinciale del sindacato di categoria Sergio Bazzea afferma: "Viene il sospetto che si voglia disseminare la città di autovelox, e allora il provvedimento è per fare cassa. Aumenteranno solo i contenziosi tra automobilisti e vigili". E tra l'altro, ricordano dalla polizia municipale, a Milano già c'è il limite dei 30 orari in tutta la Cerchia dei Navigli e in diverse zone del territorio. Ma, aggiungono, "chi lo rispetta?". 

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