La morte della donna in un primo momento era sembrato un incidente. Secondo alcuni i testimoni, i rapporti tra i due erano da tempo deteriorati
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Sembrava un banale incidente domestico e invece è stato un brutale omicidio maturato in famiglia. Per la morte di Anna Turina, 73enne trovata morta giovedì sera nella sua villetta a Malavicina di Roverbella, è stato infatti arrestato dai carabinieri il genero di 54 anni.
Rapporti fortemente compromessi L'uomo è accusato di omicidio volontario ed è già stato condotto nel carcere di Mantova a disposizione del magistrato. Sul movente i carabinieri e il magistrato mantengono il riserbo. Sembra che tra suocera e genero i rapporti fossero ormai deteriorati da tempo e che l'astio dell'uomo nei confronti della donna sia montato con il tempo sino ad arrivare all'efferato gesto. Sembra comunque che alla base dell'omicidio non vi siano questioni di soldi: gli investigatori parlano infatti di "una vicenda complessa".
Anna Turina era molto conosciuta nella piccola frazione di Malavicina, a pochi chilometri dal capoluogo Roverbella, e i tanti amici parlano di rapporti molto compromessi da tempo tra genero e suocera. La figlia gestisce un negozio di frutta e verdura a poche centinaia di metri di distanza dall'abitazione e il marito l'aiutava nella conduzione del piccolo esercizio: in particolare, lui girava con un camion per le corti agricole per vendere la sua merce.
La svolta nelle indagini La svolta nelle indagini è avvenuta venerdì mattina, a poche ore dal ritrovamento del cadavere in un lago di sangue, nella villetta che l'anziana condivideva con la figlia e il genero. I carabinieri del Comando provinciale di Mantova, che non forniscono particolari sulla dinamica dell'omicidio, sono arrivati a capo del giallo dopo aver ascoltato alcuni parenti ed effettuato i riscontri grazie all'analisi dei filmati di alcune telecamere a circuito chiuso della zona.