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Ladro ucciso dal pensionato, Procura: "Nessuna certezza, ora chiarire"

"Quella di omicidio volontario è solo unʼipotesi - dicono i pm -. Lʼiscrizione per omicidio volontario è stata fatta soltanto a garanzia. Era lʼunica che consentisse di effettuare le verifiche necessarie"

francesco ignazio sicignano vaprio d'adda milano ucciso ladro
tgcom24

"Non è vero che la Procura è convinta dell'ipotesi di omicidio volontario" nel caso del ladro ucciso da Francesco Sicignano, pensionato di Vaprio D'Adda, nel Milanese. A chiarirlo è il procuratore aggiunto di Milano, Alberto Nobili, il quale spiega come sulla vicenda "non c'è alcuna certezza, ci sono delle incongruenze da verificare e l'iscrizione per omicidio volontario è a garanzia".

Procura: "Nessun accanimento" - Nobili, che coordina le indagini insieme al pm Antonio Pastore, ha voluto chiarire per "stemperare il clima che si è creato" e per precisare che non c'è "alcun accanimento". La Procura dunque "non è convinta di nulla" sul caso del pensionato che ha ucciso il giovane albanese nella notte tra lunedì e martedì.

"Servono verifiche" - "Ci sono alcune situazioni - ha detto ancora il procuratore aggiunto -, rispetto alla versione fornita dall'indagato, sulle quali fare ulteriori verifiche". Come, ha ripreso, bisogna verificare se "la versione dell'indagato corrisponda al vero". L'iscrizione per omicidio volontario, dunque, è stata fatta "a garanzia" per compiere tutti gli accertamenti utili. Per ora si tratta soltanto di una "ipotesi investigativa" da verificare, ma è anche possibile che, quando tutti gli accertamenti saranno completati (autopsia, analisi tecnico-scientifiche ed esami balistici), si configuri una situazione "di legittima difesa". Il magistrato ha parlato di "precisazioni doverose, altrimenti sembra dai media che l'indagato sia già stato condannato".

Niente segni di affrazione né sangue in casa - Per ora restano fermi i dati già emersi dalle indagini, come l'assenza di segni di effrazione e di sangue in casa e la traiettoria dall'alto in basso, compatibile con un colpo sparato dalle scale verso gradini più in basso. Anche su quest'ultimo punto, però, devono essere fatti tutti gli accertamenti perché in ipotesi vanno considerate anche le possibilità di una "deviazione ossea" o che il ladro fosse in una posizione anomala, magari chinato.

Omicidio volontario o legittima difesa? - Anche il fatto che l'albanese, come ha raccontato il pensionato, possa aver percorso circa 15 metri per arrivare dalla cucina alle scale esterne con un proiettile nel petto non può essere escluso a priori e va verificato. Inoltre, come è stato chiarito, anche se emergesse con certezza che l'uomo ha sparato sulle scale esterne dell'abitazione andrà valutato, con tutti gli elementi a disposizione, se si sia trattato di un omicidio volontario o di una legittima difesa. L'iscrizione per omicidio volontario, è stato chiarito, era l'unica che consentiva di effettuare alcuni accertamenti.