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Imprenditore ucciso nella Bergamasca, fermato l'ex della figlia | Un'auto il movente del delitto

Il 22enne ha confessato,recuperata l'arma del delitto

I carabinieri di Bergamo hanno fermato il 22enne Luca El Maccaoui per l'omicidio di Anselmo Campa, l'imprenditore 56enne ucciso a Grumello del Monte il 19 aprile.

Si tratta di un giovane che fino a poco tempo fa aveva un rapporto sentimentale con la figlia maggiore della vittima, la 21enne Federica: il ragazzo, nato in Italia da genitori marocchini, ha già confessato il delitto. I militari hanno anche recuperato l'arma del delitto, un martello che il 22enne aveva nascosto vicino al fiume Oglio.

 

Il cadavere di Campa, ucciso con diversi colpi alla testa, era stato ritrovato la sera del 20 aprile all'interno della sua abitazione. Inizialmente si era pensato a un furto finito male, ma il fatto che dall'appartamento non mancasse quasi nulla aveva quindi indirizzato le indagini verso l'ambito familiare e degli amici.

 

 

Dopo aver visionato decine di telecamere di sorveglianza e sentito le versioni di parenti e amici di Campa, i carabinieri hanno concentrato le indagini sul 22enne di Grumello del Monte, che è quindi stato fermato. Sentito per molte ore, il giovane si è sempre più contraddetto rispetto ai suoi spostamenti di quel giorno; il 22enne è quindi crollato confessando l'omicidio.

 

Il giovane ha accompagnato gli investigatori in una zona boschiva di Castelli Calepio, sulle sponde del fiume Oglio, dove aveva nascosto l'arma del delitto, un martello, e i vestiti utilizzati quella sera, che presentavano ancora evidenti tracce di sangue. Sul suo luogo di lavoro sono stati rinvenuti il portafogli e il mazzo di chiavi dell'abitazione della vittima, oltre ai pantaloni utilizzati per la fuga dopo il delitto.

 

Anche un'auto tra i motivi del delitto - Tra i motivi che avrebbero spinto il fermato ci sarebbe anche un'auto, una Renault Clio, che Campa aveva comprato e dato in uso alla figlia Federica e al giovane quando quest'ultimo era fidanzato con la ragazza. Un'automobile comunque sempre rimasta intestata all'imprenditore e della quale avrebbe chiesto più volte conto dopo che Luca El Maccaoui si era lasciato con la fidanzata Federica, che da tre mesi si trova tra l'altro in Egitto per lavorare come animatrice.

 

La vettura - che Campa aveva già trovato da vendere a un conoscente - e altri screzi potrebbero rappresentare il movente del delitto: situazioni di tensione che avrebbero alimentato l'astio tra i due uomini, che pare già in passato avessero discusso su questi argomenti. I due ex fidanzati pare fossero rimasti in buoni rapporti anche dopo essersi lasciati. Il giovane si era diplomato in un istituto tecnico di Sarnico e ora lavorava in una ditta del Bresciano.

 

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