Epatite anomala, bimbo di 4 anni è il primo caso sospetto a Milano
Il piccolo è ricoverato all'ospedale San Paolo per accertamenti. "Sta meglio", fanno sapere i medici
Un bambino di quattro anni è sottoposto ad accertamenti all'ospedale San Paolo di Milano per verificare se sia affetto da epatite anomala.
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, il bimbo - primo caso sospetto registrato a Milano - presentava un colorito giallognolo e valori del fegato molto alterati. E' arrivato in ospedale nei giorni scorsi e in giornata sono attesi i risultati degli esami: cinque gli step di analisi che potranno dare le risposte all'equipe medica che lo ha in cura. Intanto, "sta molto meglio rispetto a quando è entrato", ha spiegato Giuseppe Banderali, direttore Pediatria e Patologia Neonatale del San Paolo, precisando che "non abbiamo nessun allarme clinico nei suoi confronti".
"Di casi con agente eziologico sconosciuto ne abbiamo già avuti in precedenza, non siamo di fronte a un'entità nosologica che non abbiamo mai individuato", ha spiegato ancora Banderali ricordando che "sulla base dei dati che sono stati riportati in Gran Bretagna è partita una sorveglianza internazionale".
"Ora siamo nella fase della sorveglianza, come è giusto che accada non appena arriva la notifica da un Paese anche lontano da noi, di un caso particolare, non siamo in una fase di allarmismo. La sorveglianza deve tranquillizzare i genitori e non allarmarli perché - conclude Banderali - la sorveglianza è tale per cui anche un caso singolo di un bambino viene messo in rete con un caso analogo in un altro Paese alla ricerca di eventuali cause comuni".
Potrebbe trattarsi di un altro possibile caso di epatite acuta scatenata da causa sconosciuta. Altri due piccoli pazienti, per cui la malattia è confermata, di sei e undici anni, sono ancora in cura all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (il secondo ha dovuto subire un trapianto di fegato).
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