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"E' annegato il marocchino?": Polemica su giunta di Voghera per chat con frasi razziste

Dopo il caso dell'uomo morto a luglio per un colpo di pistola sparato dell'ex assessore alla sicurezza, ora ad agitare le acque dell'amministrazioni locale ci sono alcuni messaggi scritti anche dal sindaco Garlaschelli


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Dal Web

E' di nuovo bufera sulla giunta comunale di Voghera dopo la pubblicazione sui social di alcune conversazioni in chat. Tra le frasi, risalenti a marzo, che hanno suscitato indignazione si legge "Ma in tutto ciò il marocchino che chiedeva l'elemosina è affogato?" con faccine che ridono. La stessa giunta era stata travolta dalle polemiche dopo la morte di un 39enne marocchino per un colpo di pistola dell'allora assessore alla sicurezza Adriatici.

 

 

Anche nei dialoghi via chat pubblicati l'argomento è quello dei migranti. In un messaggio il sindaco Paola Garlaschelli chiede: "Ma in tutto ciò il marocchino che chiedeva elemosina è annegato?", senza spiegare a chi e a cosa si stesse riferendo. Un'affermazione seguita da alcuni meme con risate e sorrisi. L'assessore Giancarlo Gabba, già al centro di numerosi attacchi per una sua frase in una conversazione del 26 giugno sulla chat sempre sulla questione immigrazione ("Finché non si comincerà a sparare, sarà sempre peggio!"), lo scorso 12 marzo aveva scritto "Purtroppo ormai non bastano più i nostri vigili! Ci vuole ben altro!": un'affermazione accompagnata dall'immagine stilizzata di una bomba.

 

Il sindaco Garlaschelli, dopo la prima diffusione dei dialoghi via whatsapp, ha definito "riprovevole" il commento dell'assessore Gabba, che però è rimasto al suo posto in giunta. Una scelta che ha scatenato gli attacchi delle minoranze a Palazzo Gounela, sede del municipio di Voghera (Pavia), con ripetute richieste al sindaco di centrodestra di dimettersi. "Qualcuno - ha commentato martedì in una nota il sindaco -, con metodi che non ho problema a definire squallidi e penosi, prosegue nel tentativo di destabilizzare la nostra Amministrazione. A tutto, ovviamente, c'è un limite: per questo abbiamo già avviato le dovute iniziative nelle sedi opportune." "Non sentiamo alcun bisogno di ribadire la nostra assoluta lontananza da qualsiasi forma di razzismo, intolleranza, violenza" ha aggiunto ribadendo l'impegno "nel lavoro che stiamo portando avanti per una città inclusiva, accogliente, attenta ai bisogni delle persone più fragili".

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