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Delitto Yara Gambirasio, Massimo Bossetti condannato all'ergastolo

Riconosciuta anche lʼaggravante della crudeltà nellʼomicidio della 13enne. Maura Gambirasio: "Ora sappiamo chi è stato, ma Yara non ce la ridaranno"

Delitto Yara Gambirasio, Massimo Bossetti condannato all'ergastolo - foto 1
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Per i giudici del Tribunale di Bergamo Massimo Bossetti è colpevole del delitto di Yara Gambirasio.

Il muratore di Mapello è stato condannato all'ergastolo. Bossetti è rimasto impassibile alla lettura della sentenza, ai suoi legali ha solo detto "non è giusto, non è possibile, è allucinante, non sono stato io".

"E' stata una mazzata grossissima, avevo fiducia nella giustizia". Così Bossetti si è sfogato coi legali. I due avvocati hanno detto che "è come se gli fosse piombato una carro armato sulla testa".

Bossetti è stato assolto dall'accusa di calunnia "perché il fatto non sussiste" ai danni di un collega verso il quale, secondo l'accusa, avrebbe cercato di indirizzare le indagini. I giudici non hanno applicato l'isolamento diurno per sei mesi, unitamente all'ergastolo, come chiesto, invece, dal pm Letizia Ruggeri.

Tolta la potestà genitoriale - La corte presieduta da Antonella Bertoja, ha tolto a Bossetti la potestà genitoriale sui tre figli, tutti minorenni.

I risarcimenti ai Gambirasio - La Corte ha disposto risarcimenti complessivi per 1,1 milioni di euro per la famiglia Bossetti. Ai genitori di Yara 400mila euro ciascuno, mentre 150mila euro di risarcimento sono stati attribuiti ai due fratelli della bimba uccisa. A questi si aggiungono 36mila euro di spese legali.

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Il procuratore di Bergamo: "Inchiesta difficile, siamo a metà strada" - "Siamo arrivati a metà strada nel senso che questa è una sentenza di primo grado, è stata un'inchiesta difficile e la collega Ruggeri è stata fantastica". Lo ha detto il procuratore di Bergamo Massimo Meroni commentando la condanna all'ergastolo per Massimo Bossetti. La prova del Dna è stata "decisiva", ha aggiunto.

Legale Bossetti: convinti della sua innocenza - "Sono amareggiato perché la convinzione dell'innocenza è forte. Noi siamo veramente convinti della sua innocenza". Lo ha detto uno dei legali di Bossetti, l'avvocato Claudio Salvagni. "Queste 45 udienze - ha aggiunto - non hanno restituito nessuna prova a suo carico. E' un processo indiziario". Salvagni ha ricordato che si tratta di una sentenza di primo grado e che vige il principio di non colpevolezza. "Non è una sentenza definitiva, è il primo step di una battaglia lunghissima. Certamente faremo ricorso".

La madre di Yara: "ora sappiamo chi è stato" - "Ora sappiamo chi è stato, anche se siamo consapevoli che Yara non ce la riporterà indietro nessuno". Lo ha detto ai suoi legali la madre di Yara, Maura, subito dopo la lettura della sentenza che ha condannato Massimo Bossetti all'ergastolo per l'omicidio della ragazza. I genitori di Yara non hanno mai avuto "dubbi sulla colpevolezza" di Bossetti da quando è stato arrestato. E' quanto hanno riferito i legali Enrico Pelillo e Andrea Pezzotta.

La moglie di Bossetti piange fuori dall'aula - - Si sono abbracciate a lungo, fuori dall'aula, Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, e la sorella del muratore condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio. Entrambe piangevano e Laura Letizia Bossetti ha detto a Marita Comi: "Fatti forza". Davanti a Massimo Bossetti le due donne erano rimaste impassibili. Ester Arzuffi e Laura Bossetti, madre e sorella di Massimo, "prendono atto di un provvedimento che le addolora profondamente per la sua intrinseca portata e gravità". La famiglia, attraverso il suo avvocato, Benedetto Maria Bonomo, "desidera ciò nonostante ribadire la propria fiducia nella magistratura italiana, esprimendo la speranza che l'innocenza di Massimo Bossetti verrà acclarata nei successivi gradi di giudizio".