Lei italiana e lui africano ma in Italia da 30 anni, a Pavia gli negano la casa: "Non affittiamo a stranieri"
Il contratto era pronto, mancava solo la firma: quando il proprietario ha visto che l'inquilino era un uomo di colore si è tirato indietro
Una coppia residente a Pavia si sarebbe vista rifiutare l'affitto di una casa dopo che il proprietario, all'appuntamento per la firma del contratto, ha visto che il marito della donna che l'aveva contattato è un uomo di colore. A dare la notizia è il quotidiano La Provincia pavese. Secondo quanto riferito, il proprietario avrebbe deciso di far saltare l'intesa che era stata raggiunta con un contatto telefonico, affermando "Non affitto a stranieri".
A nulla sono valse le rimostranze della coppia ed in particolare della donna che ha spiegato che suo marito vive in Italia da 30 anni, si è laureato a Pavia ed è un professionista affermato. Il proprietario non ha voluto sentire ragioni. La coppia non ha voluto denunciare il fatto all'autorità giudiziaria, ma lo ha comunque segnalato allo Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Pavia.
"Le persone devono capire che la discriminazione è una condotta illecita - ha dichiarato la donna -. Non è giusto escludere qualcuno per le proprie origini o per le proprie abitudini, nonostante su questo si sia fatta e si faccia ancora tanta propaganda politica per intercettare il consenso di persone che si lasciano ancora persuadere da certi ragionamenti".
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali