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Vatileaks 2: condannati Vallejo-Chaouqui,prosciolti Nuzzi-Fittipaldi

I due cronisti commentano: "Giornata storica, noi informiamo". Assoluzione per Nicola Maio, ex collaboratore di Vallejo. Pena sospesa per la Chaouqui

Condanne per monsignor Lucio Vallejo Balda (18 mesi) e per Francesca Immacolata Chaouqui (10 mesi).

Assoluzione, invece, per Nicola Maio, ex collaboratore del monsignor Balda. Difetto di giurisdizione per i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Questa la sentenza pronunciata dal Tribunale vaticano nel processo Vatileaks 2 sulla fuga dei documenti riservati della Santa Sede.

La sentenza è arrivata dopo quasi 5 ore e mezza di camera di consiglio. In dettaglio, per i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi il Tribunale ha riconosciuto la propria non competenza territoriale; mons. Lucio Vallejo Balda, Francesca Chaouqui e Nicola Maio sono stati assolti dal reato associativo. Maio anche dal reato di divulgazione di documenti. Per quest'ultimo reato Vallejo ha avuto invece 18 mesi di reclusione, Chaouqui 10 mesi con pena sospesa per cinque anni. Sia monsignor Vallejo che Francesca Chaouqui dovranno rifondere le spese processuali.

Al termine del processo 'Vatileaks 2', riconoscendo la propria non competenza territoriale a giudicare sui giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, il Tribunale presieduto da Giuseppe Dalla Torre ha esplicitamente affermato nella sentenza la "sussistenza, radicata e garantita dal diritto divino, della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà di stampa nell'ordinamento giuridico vaticano".

Il commento dei giornalisti: "Giornata storica" - "Oggi è una giornata storica, non solo per noi cronisti ma anche per questo piccolo Stato perché siamo stati assolti". Lo ha detto Gianluigi Nuzzi, dopo la lettura della sentenza del processo Vatileaks che lo ha visto prosciolto. "I giornalisti hanno il diritto dovere di informare soprattutto quando hanno in mano documenti scomodi....la sentenza di oggi lo dimostra". "Penso che il Vaticano sia stato coraggioso", ha detto invece l'altro giornalista prosciolto, Emiliano Fittipaldi: "Questo è stato un processo kafkiano per quanto riguarda l'accusa, la sua conclusione secondo me è stata positiva, il Vaticano ha fatto un passo avanti".

Chaouqui: "Oggi per me finisce un calvario" - "Si conclude la prova più difficile della mia vita - ha detto da parte sua Chaouqui -, dolorosa per tutto quello che è venuto fuori, per il modo in cui sono stata chiamata in Vaticano per essere arrestata. La mia fortuna in questo processo è stata di essere stata seguita da due donne, l'avvocato Bongiorno nella prima parte e l'avvocato Sgrò che e' stata veramente un faro in tutta questa vicenda sia professionale sia umana". "Questo processo - ha proseguito - ha rischiato di distruggere la mia famiglia, la mia vita, ci sono collaboratori che lavorano con me, io non ho mai perso nessun cliente durante il processo e questo è stato anche un segno di speranza nonostante tutto quello di male che e' stato detto di me. Oggi per me finisce un calvario".