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Taxi, a Roma stop servizio per il 6° giorno: presidio a Montecitorio

In tanti si sono radunati in piazza Montecitorio per protestare contro la discussione alla Camera del Milleproroghe. Il sindaco Raggi in piazza: "Noi al fianco dei tassisti". Bomba carta davanti a Montecitorio

I taxi tornano in servizio dopo sei giorni di proteste culminate martedì in scontri di piazza a Roma.

Tra i manifestanti anche rappresentanti del commercio ambulante. Nel corso della protesta sono "spuntati" tirapugni e saluti fascisti. Tensione alle stelle dopo che sono state lanciate alcune bombe carta. Sette le persone ferite, quattro i fermi. Il ministro Delrio promette: decreti di riordino del settore e contro il commercio abusivo entro un mese.

Tra i feriti vi sono 4 poliziotti e 3 manifestanti, due dei quali sono stati trasportati in codice giallo all'ospedale San Giovanni per trauma cranico, mentre altre persone sono state medicate sul posto. Dopo le cariche della polizia, i manifestanti si sono dispersi nelle vie limitrofe verso via del Tritone. Poco dopo è partito un altro fitto lancio di oggetti, comprese bottiglie di vetro. I manifestanti disperdendosi hanno rovesciato vasi, tavolini e sedie di alcuni locali sotto lo sguardo impaurito dei turisti. Non è ancora chiaro se la persona ferita stesse prendendo parte alla protesta: secondo i manifestanti si tratterebbe infatti di un tassista, altri testimoni parlano invece di un passante.

Bomba carta davanti a Montecitorio - L'esplosione di una bomba carta ha mandato in frantumi i vetri di Palazzo Macchi, in piazza Montecitorio. L'ordigno è stato lanciato da uno dei manifestanti contro la Bolkestein e il Milleproroghe.

Quattro fermati per gli scontri - Sono quattro i fermati per i disordini durante la manifestazione di tassisti e ambulanti: tra loro, anche due appartenenti a Forza Nuova tra cui il leader romano Giuliano Castellino. Fermato anche l'autore del lancio della bomba carta in via Aquiro, nei pressi di Montecitorio, che ha danneggiato alcuni vetri. Al vaglio la posizione dell'uomo immortalato con il tirapugni durante i disordini davanti al Pd.

Raggi: "Stop alla riforma Lanzillotta" - "Siamo vicini ai tassisti che da giorni stanno manifestando il loro malcontento. Oggi sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire 'no' ad una riforma che non vogliamo. Per questo siamo al loro fianco". Così in una nota il sindaco di Roma Virginia Raggi. "L'emendamento Lanzillotta-Cociancich al decreto Milleproroghe causerebbe effetti negativi sul 'trasporto pubblico non di linea' perché porterebbe a una vera e propria liberalizzazione degli NCC, i noleggi con conducenti, che non sarebbero più vincolati al rispetto della territorialità. Ci auguriamo che il provvedimento sia rivisto. Un'eventuale riforma del settore deve essere fatta coinvolgendo le associazioni di categoria e le amministrazioni locali per un dialogo costruttivo", spiega il primo cittadino che è andata in piazza Venezia a incontrare alcuni tassisti.

L'appello: "Il servizio riprenda, basta minacce a chi lavora" - "Lancio un appello - aggiunge la Raggi - affinché il servizio torni al più presto alla normalità. Al contempo invito tutti voi ad evitare episodi vergognosi come le minacce a chi vuole lavorare: sono comportamenti che non si addicono ad una categoria che svolge ogni giorno un servizio prezioso per la città".

Il Codacons "denuncia" il sindaco - Virginia Raggi "dichiara guerra ai cittadini e schierandosi con i tassisti sembra avvallare lo sciopero illegale". Così in una nota il Codacons si schiera contro il primo cittadino della Capitale, chiedendo "alla procura di Roma di aprire un'indagine per verificare se la decisione del sindaco possa configurare una omissione di atti d'ufficio e concorso in interruzione di pubblico servizio". Per l'associazione è "assurdo che un sindaco difenda chi da giorni sta creando immensi disagi agli utenti, appoggiando così di fatto uno sciopero illegale".