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Massacro Circeo, il "mostro" Izzo: uccidemmo anche una 17enne friulana

La rapirono nel Cadore, dove si trovava in vacanza con i genitori, e la portarono sul lago Trasimeno dove la violentarono fino alla morte. La sua scomparsa era rimasta un giallo

Massacro Circeo, il
ansa

Angelo Izzo, uno dei "mostri" del Circeo, ha raccontato un nuovo terribile delitto.

Furono loro il 21 agosto 1975 a rapire una 17enne, in vacanza con la famiglia, nei boschi del Cadore e poi a portarla sul lago Trasimeno. Il branco l'avrebbe poi violentata e uccisa. La ragazza fu scelta perché vergine, ha spiegato ancora l'uomo condannato a due ergastoli. Izzo non ha fornito il nome ma, per i pm, si tratterebbe di Rossella Corazzin.

Combaciano infatti la data della scomparsa e il luogo. Rossella Corazzin era di San Vito al Tagliamento (Pordenone). Studiava al liceo classico. Il 21 agosto 1975 scomparve nei boschi di Tai di Cadore mentre era in vacanza con la famiglia: si allontanò da sola da casa per una passeggiata verso il monte Zucco, portando con sé una macchina fotografica e un libro e sparì nel nulla. La giovane non morì subito, ma sarebbe stata "tenuta prigioniera qualche tempo" in un luogo sul Trasimeno.

Le indagini seguirono per qualche giorno l'ipotesi di una "fuga" volontaria, ma la pista si rivelò poi inconsistente e la vicenda rimase un giallo. Nel 2003 la procura di Belluno riaprì l'inchiesta. Solo nel 2010 il Tribunale di Pordenone l'ha dichiarata legalmente morta. Angelo Izzo sta scontando due ergastoli nel carcere di Velletri.

Il difensore di uno dei "mostri" del Circeo: "Parole non vere" - "E' una notizia priva di qualsiasi fondamento. Quello che racconta Angelo Izzo va sempre preso con le molle perché in passato ha dimostrato di essere una persona non coerente e lineare". Lo ha affermato l'avvocato Massimo Ciardullo, storico difensore di Gianni Guido, uno dei massacratori del Circeo, tornato libero dopo avere scontato la pena.

Gli atti sulle sue dichiarazioni sono stati inviati alla Procura di Perugia per essere esaminati. Già due anni fa i pm umbri si sono occupati di una vicenda dai contorni analoghi. Il fascicolo venne allora archiviato in quanto le parole di Izzo non furono ritenute attendibili dai magistrati.

Cugina di Rossella: "Dolore ma fine ricerca" - "Le parole di Izzo mi distruggono da un lato, ma dall'altro mettono la parola fine ad una ricerca che non si è mai fermata e che dura da 43 anni". Così Mara Corazzin, cugina di Rossella, la diciassettenne scomparsa il 21 agosto 1975 e, secondo le parole del mostro del Circeo, Angelo Izzo, uccisa sul lago Trasimeno.

L'avvocato di Izzo: "Mi disse che c'era anche Ghira" - "In passato Angelo Izzo mi ha raccontato della vicenda di Rossella Corazzin, e mi ha detto che con lui c'erano altre persone tra cui Andrea Ghira, coinvolto con lui nel massacro del Circeo". Lo ha affermato l'avvocato di Izzo, Rolando Iorio commentando le dichiarazioni del suoi assistito in merito allo stupro e all'omicidio della giovane friulana. - "Izzo, che ho incontrato ad aprile, già nel 2016 mi aveva parlato di questa vicenda sulla quale non posso soffermarmi perché sono in corso indagini. In questi anni mi ha messo a parte di molti episodi - ha spiegato l'avvocato - spesso non è stato creduto ma non sarebbe corretto dargli una patente di inattendibilità perché in alcuni casi le sue parole hanno ottenuto riscontri dagli inquirenti".