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Ilaria Alpi, il supertestimone ritratta: "In carcere cʼè un innocente"

"Gli italiani avevano fretta di chiudere il caso e mi hanno promesso denaro in cambio di una testimonianza al processo", spiega oggi lʼuomo

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"L'uomo in carcere accusato di aver ucciso Ilaria Alpi, il somalo Omar Hashi Hassan, è innocente". E' quanto ha rivelato Ahmed Ali Rage, il supertestimone del processo che si è svolto a Roma per l'omicidio della giornalista e dell'operatore Miran Hrovatin. "Io - ha detto - non ho visto chi ha sparato. Mi hanno chiesto di indicare un uomo. Gli italiani avevano fretta di chiudere il caso e mi hanno promesso denaro in cambio di una testimonianza al processo".

L'uomo, Ahmed Ali Rage, soprannominato Jelle, irreperibile per l'Italia, è stato trovato dalla redazione di "Chi l'ha visto?" a cui ha raccontato di aver, per ricevere denaro, accusato il giovane Omar Hashi Hassan, durante un interrogatorio con il pm che si occupava del caso. Al momento di presentarsi a processo, il supertestimone però fuggì all'estero. Ma la testimonianza di Jelle furono sufficienti per far scattare l'arresto per Hashi, che fu poi condannato all'ergastolo.

L'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e il processo - Ilaria Alpi e Miran Hrovatin furono uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Per quegli omicidi, dopo anni di indagini, l' unico colpevole riconosciuto è Hashi Omar Hassan, arrivato a Roma per testimoniare sulle presunte violenze di militari italiani ai danni della popolazione somala. Arrestato e rinviato a giudizio, Hassan è stato assolto in primo grado, condannato all'ergastolo in appello e quindi a 26 anni definitivamente in Cassazione. Hassan sta scontando la pena nel carcere di Padova.