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Il metodo Casamonica tra minacce e violenze: "Chi ha ricevuto un prestito è debitore a vita"

"Fuori dal Coro" fa luce sulle azioni del clan, ascoltando chi si era rivolto a loro 

 

"Ti spaccherei la testa, ti romperei le mascelle, tu non sai chi sono io". In queste parole sintetizzano al meglio il "metodo Casamonica": a pronunciarle, in un'intercettazione mandata in onda dalla trasmissione "Fuori dal Coro", il capofamiglia del clan Ferruccio. Il programma di Rete 4 ha intervistato alcune delle vittime della famiglia che ha terrorizzato Roma, che si rivolgevano a loro per chiedere prestiti: "Mi hanno picchiato, tanto da farmi finire in ospedale - racconta un commerciante - le minacce erano sia fisiche, sia mentali".

 

 

Violenze e minacce per imporre la loro supremazia, come documentano le immagini finite sotto gli occhi degli inquirenti. Il clan è arrivato a chiedere interessi altissimi: "Sono arrivato a dare ai Casamonica 190 mila euro - racconta ancora il commerciante - ma non erano 190 mila euro di prestiti, erano da 10 o 20 mila euro". E ancora, un'altra vittima del processo afferma: "Chi contrae debiti con i Casamonica, rimane debitore a vita e ha l'obbligo di riconoscergli quanto richiesto".

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