RAPITO E VIOLENTATO

Gay ucciso a Roma, spunta l'ipotesi del sequestro e delle sevizie

Daniele Fulli, 28 anni, parucchere, è stato ritrovato nel Tevere, tra le sterpaglie ed il degrado del viadotto della Magliana. Sull'inguine presentava due piccoli fori, forse di un punteruolo

08 Gen 2014 - 21:57
 © ansa

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Emergono nuovi dettagli sull'omicidio di Daniele Fulli, 28 anni, il cui corpo è stato ritrovato sul greto del Tevere, tra le sterpaglie ed il degrado del viadotto della Magliana. L'uomo, gay, forse sarebbe stato rapito e avrebbe subito sevizie prima di essere ucciso. Il cadavere, infatti, pieno di ematomi, presentava due fori sul collo e sull'inguine forse di un punteruolo. I pantaloni, inoltre, erano abbassati.

Fulli, 28 anni compiuti lo scorso ottobre e originario della Puglia, era scomparso il 4 gennaio, proprio nella zona in cui è stato ritrovato cadavere. Il caso era stato trattato anche dalla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", dove erano intervenuti anche i familiari. Da quel giorno amici, parenti e conoscenti si erano dati tutti da fare per ritrovarlo.

Il dolore degli amici - Su Facebook è ancora aperto il gruppo "Daniele Fulli scomparso". Le bacheche dei suoi amici ora sono piene di messaggi di dolore e di addio. "Ciao angelo, cerca di riposare in pace", scrive Laura. "Ciao Daniele, riposa in pace. Ti ho voluto tanto bene e non è giusto cosa ti hanno fatto, bastardi", è invece lo sfogo di Rasida. "Recentemente - dicono dal Gay Center, l'associazione di cui era volontario - Daniele era stato scosso dalla morte di Simone, il giovane gay che si è suicidato e a cui lui era molto legato".

Esclusa la pista passionale - La polizia, che sta indagando sul caso, non esclude alcuna ipotesi, ma solo l'autopsia potrà chiarire con certezza quali siano state le cause della morte del ragazzo. L'ipotesi del movente passionale non sembra convincere i magistrati che stanno scavando nella vita di Daniele. A questo proposito la polizia sta ascoltando parenti ed amici di Fulli. Il giovane ebbe anche una relazione con il gay di 21 anni che si suicidò il 29 ottobre alla Pantanella a Roma: un gesto di protesta "contro l'omofobia", scrisse in una lettera-testamento.

Fori non proiettile - Non sarebbero stati provocati da proiettili, ma forse da un punteruolo, i fori sul corpo. Per la procura non ci sono dubbi si tratti di un delitto tanto che il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani ed il sostituto Caterina Sgrò procedono per omicidio volontario. Si aspetta l'esito degli esami strumentali (radiografie, tac ed altro) sul cadavere per stabilire l'origine dei fori trovati sul collo ed all'altezza dell'inguine, cosa che farebbe pensare anche all'ipotesi di sevizie o di qualcuno che abbia comunque infierito sul corpo della vittima.

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