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La Cassazione: il pedone sulle strisce ha sempre ragione

Con questa sentenza gli ermellini "assolvono" anche i cittadini più imprudenti perché deve essere il conducente in prossimità della segnalazione a rallentare, sempre

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Il pedone sulle strisce pedonali ha sempre ragione.

Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 34406/19 dell'8 maggio, depositata dalla IV Sezione penale il 29 luglio. Fino a oggi la colpa dell'investitore era da valutare caso per caso. Adesso, gli ermellini hanno deciso che chi è a bordo di un'auto deve rallentare sempre in prossimità di una segnalazione. Altrimenti, nel caso più grave, rischia una condanna per omicidio stradale.

Anche quando ci sia il pedone più imprudente o una macchina sia parcheggiata male non rendendo visibile il passaggio di chi deve attraversare la strada.

Secondo la Corte Suprema la ratio risiede nell'articolo 141 del Codice della strada che prevede "l'obbligo del conducente di regolare la velocità del veicolo in modo che (...) sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e ogni altra causa di disordine per la circolazione".

"L'utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui purché questo rientri nel limite della prevedibilità".