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Italia nella morsa del gelo: una fine dʼanno tra freddo artico e vento forte

Lʼaria polare che arriva dallʼest farà ulteriormente calare le temperature e porterà neve al sud e sulle isole. Ma dai primi giorni del 2015 tornerà lʼAnticiclone delle Azzorre

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L'anno si chiude con l'Italia nella morsa del gelo in seguito all'irruzione di un nuovo impulso artico che dall'Europa dell'est punta sulle regioni adriatiche e meridionali italiane. Entreremo, dunque, nella fase culminante di questa ondata di freddo che si attenuerà con i primi giorni del nuovo anno grazie all'avanzata dell'Anticiclone delle Azzorre.

Il momento più freddo ci aspetta tra il 31 dicembre e il primo gennaio. In particolare mercoledì 31 sarà una giornata "di ghiaccio", cioè con temperature che non andranno mai sopra lo zero in diverse città tra cui L'Aquila, Campobasso e Potenza. Questa situazione sarà accompagnata anche dalla neve fin sulle pianure e sulle coste del medio-basso Adriatico e buona parte del Sud, con l'eccezione delle coste campane. Fra Calabria e Sicilia previste inusuali nevicate nell'immediato entroterra e localmente anche lungo le coste. I burrascosi e gelidi venti settentrionali che accompagneranno questa fase accentueranno la sensazione di freddo (wind-chill) nella maggior parte del territorio.

Temperature a picco anche per colpa del vento - Il brusco calo termico sarà percepito ancora più intensamente a causa dei venti settentrionali che soffiano con raffiche anche oltre i 70 km/h in alcune zone. Il vento è il responsabile della maggiore sensazione di freddo dovuta all'effetto wind chill: le temperature percepite infatti sono nettamente inferiori rispetto a quelle segnate sul termometro.

Martedì schiarite sul nord, nuvole e neve al sud - Nella giornata di martedì prevalgono le schiarite su gran parte del Nord e sul settore tirrenico fino alle coste campane, con nuvolosità variabile sulle Alpi orientali di confine dove in Alto Adige sarà possibile qualche breve nevicata. Verso sera nuvole in aumento al Nordest con il ritorno di qualche nevicata in Romagna. Nuvolosità irregolare e variabile su medio Adriatico e nel resto del Sud e delle Isole con nevicate intermittenti e localmente moderate sotto forma di brevi rovesci su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e dal pomeriggio anche su Irpinia, Basilicata e area del Golfo di Taranto. Locali precipitazioni o brevi rovesci saranno possibili anche nelle Isole, specie in Sicilia dove nella seconda parte della giornata l'instabilità sarà più diffusa con rovesci di neve che tra sera e notte potranno raggiungere localmente anche le coste.

Le temperature scenderanno ancora, con gelate diffuse in mattinata al Centronord e zone interne del Sud, massime in generale inferiori alla norma. Previsti -3 gradi per Campobasso, -2 gradi per L'Aquila, -1 grado per Potenza, 2 gradi per Udine, Perugia, Rieti, Viterbo, 3 gradi per Brescia, Piacenza, Trieste, Pescara, Ancona, 4 gradi per Bergamo, Torino, Trento, Venezia, Roma, Bari, 5 gradi per Aosta, Cuneo, Bologna, Bolzano, Rimini, Treviso, Verona, Firenze, Grosseto, Taranto, Sassari, 6 gradi per Milano, Novara, Pisa, Brindisi, Catanzaro, Napoli, 7 gradi per Lecce, 8 gradi per Crotone, Alghero, 9 gradi per Genova, Imperia, Lamezia, Cagliari, Olbia, 10 gradi per Messina, Trapani e 11 gradi per Catania e Palermo. Venti forti da nord-nordest con raffiche fino a 70 km/h al Centrosud e sull'alto Adriatico.

Ci aspetta un ultimo dell'anno "glaciale" - Mercoledì ancora nevicate sparse sulle regioni adriatiche, dalle Marche fino al nord della Puglia, più isolate sull'Appennino campano, in Basilicata e nel nord-est della Sardegna. Rovesci nevosi in Calabria e nel nord della Sicilia, fin lungo le coste in mattinata. Sereno o poco nuvoloso al Nordovest, Lazio e fascia costiera della Campania; situazione tranquilla ma con un po' di nuvolosità innocua nel Nordest e in Toscana. Temperature gelide e venti ancora forti, a tratti burrascosi nord-orientali. Temperature minime diffusamente sotto zero: tra le città più fredde Trento, L'Aquila dove sono previsti -7 gradi, Udine, Campobasso, Potenza con -6 gradi, Torino, Cuneo, con – 5 gradi, Brescia, Novara, Piacenza, Pescara con – 4 gradi, Bergamo, Bologna, Bolzano, Trieste, Firenze, Perugia, Pisa con – 3 gradi, Aosta, Milano, Treviso, Venezia, Verona, Grosseto, Rieti, Roma, Bari, Napoli, Sassari con -2 gradi, Rimini, Ancona, Catanzaro, Lecce a – 1 grado.

Notte di San Silvestro con gelo artico - La notte che ci porterà nel 2015 sarà gelida in tutta Italia e ancora molto ventosa al Centrosud, in Liguria e sull'alto Adriatico; temperature minime localmente di poco sopra lo zero saranno possibili solo nelle coste del Sud e delle Isole. I fenomeni tenderanno a cessare sui versanti adriatici e sulla Sardegna, più sfortunate saranno Calabria e Sicilia dove insisteranno i fenomeni anche localmente intensi soprattutto nel nord e nell'est della Sicilia con nevicate a quote collinari.

Il tempo migliora a Capodanno - Nel primo giorno del 2015 il tempo migliorerà dovunque. Nuvolosità irregolare nelle regioni adriatiche e su quelle meridionali ma con scarse precipitazioni e ultimi locali fenomeni nella mattinata in Sicilia, nevosi sui rilievi dell'interno fin verso i 400 metri ma in rapido esaurimento e ultimi fiocchi di neve sull'Appennino calabro-lucano. Nel resto del Paese cielo sereno o poco nuvoloso salvo il passaggio di banchi nuvolosi ad alta quota al Nordest e sulla Toscana. Ancora ventoso al Centrosud per venti moderati da nord, localmente forti su Tirreno occidentale, Canale di Sicilia e Mar Ionio. I mari del Sud resteranno ancora agitati. Le temperature massime saranno in lieve rialzo al Centrosud; clima in generale ancora molto freddo con gelate diffuse al mattino particolarmente intense in Pianura Padana. Nelle pianure del Nord e nelle vallate alpine le massime andranno poco sopra lo zero.

Il 2015 riporta l'Anticiclone delle Azzorre - Con i primi giorni dell'anno si conferma l'attenuazione dell'ondata di freddo, con un generale rialzo delle temperature su valori che si riporteranno nelle medie stagionali grazie alla rimonta dell'Anticiclone delle Azzorre che andrà a proteggere soprattutto le regioni settentrionali e quelle centrali tirreniche. Le regioni adriatiche e il Sud potranno invece essere di tanto in tanto lambite da perturbazioni nord-atlantiche in movimento dall'Islanda verso le penisola balcanica.