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Inchiesta Consip, l'autista di Renzi a Russo: "Non chiamare babbo"

Billy, assessore Pd al comune di Rignano e molto vicino alla famiglia dellʼex premier, avrebbe invitato al silenzio lʼimprenditore di Scandicci

Una seconda fuga di notizie porterebbe al coinvolgimento di un altro uomo nell'inchiesta Consip: Billy, identificato in Roberto Bargilli, già autista del camper di Matteo Renzi per le primarie del 2012 e soprattutto assessore Pd al comune di Rignano, molto vicino alla famiglia dell'ex premier.

Sarebbe stato lui a contattare l'imprenditore Carlo Russo, di Scandicci, e dirgli, per conto di Tiziano Renzi, di non chiamare più "babbo".

La telefonata, captata sul cellulare di Russo, risale al 7 dicembre e proverebbe che la fuga di notizie aveva l'obiettivo di arginare lo scandalo e impedire, per quanto possibile, il coinvolgimento di Tiziano Renzi. L'imprenditore Carlo Russo, che ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere, per gli inquirenti sarebbe il "collegamento" tra l'imprenditore campano Alfredo Romeo, finito in carcere per corruzione, e il papà di Renzi. Billy avrebbe contattato Russo per conto di Renzi senior: "Scusami tanto - questa la conversazione tra i due - ti chiamo per conto di babbo. Mi ha detto di dirti...non chiamarlo e non gli mandare sms".

La "soffiata" arriva il 7 dicembre, mentre risulta che le captazioni sul telefono di Tiziano Renzi da parte della Procura di Napoli, sono cominciate il 5 dicembre, quindi cronologicamente tutto torna. Tra l'altro, sempre il 5 dicembre, il premier Matteo Renzi dava le sue dimissioni da presidente del Consiglio, strana coincidenza. E ancora, stando a una rivelazione del Fatto Quotidiano, sembra che proprio il 7 dicembre (giorno della telefonata di Billy a Russo) Tiziano Renzi abbia incontrato da solo un misterioso uomo a Fiumicino. Tra i due ci sarebbe stato un colloquio di almeno una quarantina di minuti, poco dopo Billy avvisa Russo.