Speciale Il delitto di Garlasco
IL REPERTO NELLA SPAZZATURA

Garlasco, trovato anche un capello tra i rifiuti: si cercherà il Dna

Rinvenuto nel sacco azzurro della spazzatura della casa dei Poggi. Il reperto, lungo tre centimetri, potrebbe aggiungere dettagli agli esami genetici degli altri oggetti già analizzati

21 Giu 2025 - 14:19
Chiara Poggi, otto anni dopo © Tgcom24

Chiara Poggi, otto anni dopo © Tgcom24

Spunta un nuovo reperto dal sacco azzurro della spazzatura di casa Garlasco, che periti e consulenti hanno iniziato ad esaminare: si tratta di un capello di tre centimetri. Il contenuto del sacco è in fase di analisi nell'incidente probatorio disposto dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli nell'ambito delle nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi. Il capello è comparso giovedì, poco prima che un blackout oscurasse i laboratori della Questura di Milano. Sarà ora esaminato al microscopio da parte di Denise Albani e Domenico Marchigiani, i consulenti del gip di Pavia Garlaschelli, per provare ad estrarne un profilo di Dna nucleare. 

Alla ricerca di nuovi dettagli genetici

 Si tratta di una nuova carta, anticipata dalla "Repubblica", che potrebbe aggiungere nuovi dettagli agli esami genetici degli altri oggetti rinvenuti dagli investigatori 18 anni dopo il delitto. Già nel 2008 il genetista Carlo Previderé (la cui consulenza, firmata con la collega Pierangela Grignani, ha convinto la Procura di Pavia a riaprire il caso) analizzò un mazzetto di sette capelli stretti nel pugno di Chiara Poggi e altri ventinove presenti in una delle pozze di sangue. Uno solo era provvisto di bulbo e il Dna nucleare estratto fu attribuito proprio alla vittima. Mentre da altre 17 formazioni pilifere fu possibile ricavare un aplotipo mitocondriale, anche questo corrispondente con il codice genetico di Chiara. 

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