Ergastolo ostativo, ecco i boss che potrebbero chiedere i permessi premio
La decisione della Corte Costituzionale, finita al centro di molte polemiche, si applica anche a chi sta scontando pene non perpetue, come i trafficanti di droga
Dopo la decisione della Corte Costituzionale sull'ergasolo ostativo, l’elenco dei potenziali destinatari dei permessi premio supera quota mille.
Sono infatti 1.106 i condannati al carcere duro, tra i quali figurano i maggiori boss di mafia, camorra e ’ndrangheta: da Leoluca Bagarella agli stragisti Filippo e Giuseppe Graviano, fino all’ex "re" di Ottaviano Raffaele Cutolo.
Come riporta il Corriere della Sera, tra gli altri "capi" troviamo Giovanni Riina (figlio di Totò), i casalesi Francesco "Sandokan" Schiavone e Michele Zagaria, i capi delle ’ndrine di Gioia Tauro Domenico e Girolamo Molè. Tra i meno noti alle cronache ci sono anche i due casi che hanno dato il via alla decisione della Consulta: quelli del mafioso catanese Salvatore Cannizzaro e dello ’ndranghetista di Reggio Calabria Pietro Pavone.
Oltre che ai capiclan, però, la misura potrebbe essere applicata anche ai condannati a pene non perpetue finora esclusi da permessi premio e altri benefici a causa della mancata collaborazione con la giustizia. Mafiosi, terroristi, ma anche trafficanti di droga e di essere umani, contrabbandieri, sequestratori e responsabili di altri gravi reati come la pedopornografia.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali