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Italiani uccisi in Libia, indagato un manager della Bonatti

Le accuse sono di omicidio colposo e violazione della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Dei quattro sequestrati, due vennero uccisi durante un conflitto a fuoco

Omicidio colposo e violazione della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: con queste accuse è indagato Dennis Morson, operation manager della società parmense Bonatti spa, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma sulla morte di Salvatore Failla e Fausto Piano.

La sede parmense dell'azienda, per la quale lavoravano i quattro tecnici sequestrati in Libia a luglio dello scorso anno, è stata perquisita dai carabinieri.

Secondo gli inquirenti capitolini, l'azienda, e nello specifico il manager responsabile della logistica, hanno omesso le cautele per prevenire il rischio di sequestri di persona e il trasferimento dall'Italia al compound della Mellitah Oil & Gas di Filippo Calcagno, Gino Pollicardo, Failla e Piano. Morson, secondo l'ipotesi accusatoria della Procura di Roma, avrebbe cooperato per colpa al decesso di Piano e Failla omettendo di adottare le misure necessarie per tutelare la loro incolumità fisica.

"Conosco molto bene Dennis Morson, è sempre stato il nostro referente ogni volta che lavoravamo in Libia. Sicuramente c'è una responsabilità della società nell'averci fatto cambiare improvvisamente itinerario e modalità di trasporto dalla Tunisia alla Libia", ha commentato Gino Pollicardo, il dipendente della Bonatti di Parma rapito in Libia nel luglio 2015 con altri suoi tre colleghi (due dei quali morti).

"Dovevamo pernottare a Djerba e poi proseguire via mare verso Mellita - ha detto ancora Pollicardo -. Solo quando eravamo arrivati a Malta ci è stato reso noto il cambio di programma, dicendoci che sarebbe venuto un autista. Era solo e senza scorta. Evidentemente qualcuno ha sottovalutato la situazione".

Pollicardo, residente a Monterosso (La Spezia), è sopravvissuto insieme al collega Filippo Calcagno al rapimento in Libia avvenuto nel luglio 2015 e terminato nel marzo 2016 quando persero la vita Fausto Piano e Salvatore Failla, separati da loro per alcuni giorni.