LE SUE ERANO BUCATE

Ravenna, rubano scarpe perché quelle dell'amico sono bucate: arrestati

Uno dei tre agli agenti: "E' colpa mia, non avevo il denaro per sostituire le mie usurate dal tempo"

06 Dic 2014 - 19:35
 © ansa

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Senza soldi e senza lavoro, da tempo girava con scarpe rotte. E così dopo avere chiesto invano a vari enti caritatevoli un paio della sua misura - come ha riferito ai carabinieri -, ieri sera con due amici, il 34enne oltre a un rasoio ha rubato un paio di scarponcini Timberland da un centro commerciale alle porte di Ravenna. Il fatto è costato a tutti e tre l'arresto in flagranza.

Si tratta di un 34enne originario di Monza e della compagna, una 26enne originaria di San Gavino Monreale (Cagliari), entrambi domiciliati a Ravenna a casa di amici. Con loro c'era pure un 40enne originario di Comacchio (Ferrara) ma residente nella città romagnola e conosciuto da poco.I tre, secondo una nota dell'Arma, verso le 19 sono stati notati dalla sorveglianza interna aggirarsi tra gli scaffali. Tramite le telecamere di sicurezza interna si è così potuto appurare che uno dei ragazzi, dopo avere prelevato una scatola di scarpe dall'espositore, è entrato nello spogliatoio da dove è uscito poco dopo lasciandovi dentro la scatola.

E' quindi entrato il secondo ragazzo, il quale si è affaccendato piegato verso il terreno per poi allontanarsi dal camerino senza le scarpe; infine dopo avere divelto il segnalatore antitaccheggio, le scarpe rubate sono finite ai piedi del primo giovane mentre le scarpe precedentemente utilizzate sono state nascoste nella borsetta della ragazza.

I tre si sono quindi avvicinati alle casse per pagare solo alcune confezioni di cioccolato; ma una volta varcata la barriera, sono stati fermati dall'addetto alla vigilanza interna che li ha accompagnati nell'apposita stanza. Poco dopo sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri del Radiomobile che li ha arrestati. In mattinata davanti al giudice Corrado Schiaretti, il 34enne si è attribuito tutta la responsabilità dell'accaduto spiegando di avere lavorato in passato come operaio, cameriere e magazziniere ma di non avere da tempo un lavoro e quindi di non avere abbastanza soldi per riuscire a sostituire le vecchie scarpe ormai tutte bucate tanto da avere chiesto invano pure a varie associazioni di volontariato.

Dopo la convalida degli arresti, i tre, difesi dall'avvocato Gerardo Grippo, sono tornati liberi con rinvio dell'udienza a metà marzo per la eventuale messa alla prova. Prima di quel momento, dovranno però risarcire il danno e cercare un'associazione per la quale svolgere un programma di volontariato.