Eitan, il nonno materno non si arrende: presentato ricorso contro il ritorno in Italia del bambino
Continua il braccio di ferro tra i Peleg e la zia paterna del piccolo sopravvissuto alla strage del Mottarone
Il nonno materno di Eitan, Shmuel Peleg, ha presentato ricorso alla Corte distrettuale di Tel Aviv contro la sentenza del Tribunale della famiglia che ha riconosciuto le ragioni di Aya Biran, zia paterna del piccolo, nell'ambito della Convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori. Lo ha fatto sapere Gadi Solomon, portavoce della famiglia Peleg.
Dopo aver perso i genitori, il fratellino di un anno e i bisnonni nell'incidente della funivia del Mattarono a maggio, a settembre Eitan era stato sequestrato e portato in Israele dal nonno materno, Shmuel Peleg. La battaglia legale tra i due rami della famiglia si era conclusa in prima istanza con un pronunciamento a favore della zia Aya, la sorella del padre, residente in Italia, con la sentenza del Tribunale della famiglia che ha riconosciuto le ragioni della zia paterna nell'ambito della Convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori.
Il nonno materno ora ha presentato ricorso alla Corte distrettuale di Tel Aviv contro la sentenza. Il portavoce della famiglia, Gadi Solomon, ha fatto sapere che nel ricorso si denuncia che il Tribunale nella sua sentenza non ha tenuto conto "delle circostanze eccezionali di fronte alle quali si trovava" ed ha ignorato "le azioni unilaterali della zia Aya Biran".
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