Covid, Fiaso: ricoveri in crescita del 17,7% nell'ultima settimana
Secondo il presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Giovanni Migliore, sull'aumento delle ospedalizzazioni incide il tempo trascorso dall'ultima vaccinazione
Nell'ultima settimana torna a salire la curva dei ricoveri per Covid-19, che secondo Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, al 28 giugno sono aumentati del 17,7%.
A incidere maggiormente sono i ricoveri nei reparti ordinari (+20,9%): pesano in particolare i ricoverati con sintomi propriamente riconducibili al Covid (cioè sindromi respiratorie e polmonari) con un +34,5%, mentre i ricoverati che vengono trovati positivi salgono del 10%.
Per il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, sull'aumento dei ricoveri incide il tempo trascorso dall'ultima vaccinazione.
Sempre nelle terapie intensive, il 38% dei ricoverati risulta non vaccinato e la percentuale sale al 56% tra chi ha sviluppato una patologia polmonare ed è ricoverato per Covid. Si abbassa inoltre l'età media dei ricoverati in intensiva (59 anni i vaccinati e 48 i non vaccinati).
"L'aumento dei ricoveri registrato oggi è significativo non solo per il rialzo del numero di pazienti, ma soprattutto perché torna a crescere la prevalenza della patologia polmonare tipica del virus SarsCov2, i cosiddetti ricoverati per Covid", osserva Migliore.
"Mentre negli ultimi mesi la gestione clinica del paziente Covid ha portato alla realizzazione di reparti multidisciplinari nei quali finivano i malati con fratture o patologie internistiche e chirurgiche, trovati incidentalmente positivi al virus ma bisognosi di assistenza specialistica per altre patologie, adesso - rileva il presidente della Fiaso - tornano a essere necessarie l'assistenza respiratoria e la ventilazione".
"Va considerato - conclude Migliore - che tutti i pazienti vaccinati e ricoverati hanno ormai fatto l'ultima dose da oltre 6 mesi e questo aumenta il rischio che ci sia un rialzo dei ricoveri nelle prossime settimane".
Aumentano infine del 13,3% anche i ricoveri nei reparti pediatrici, soprattutto nei bambini molto piccoli, tra 0 e 4 anni (66,7%). Anche per i bambini, l'aumento si concentra sui ricoveri per Covid.
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