Coronavirus, il virologo Crisanti: lo abbiamo sottovalutato, ci sono almeno 450mila casi
"Vedo persone che muoiono a grappoli. Questo è un fallimento. Troppi morti".
"L'unico dato certo riguarda i decessi. E' da lì che bisogna partire per sapere quanti sono realmente i contagiati. I numeri corretti sono purtroppo molto più alti di quelli che vengono diffusi e riguardano semplicemente i casi emersi e quindi hanno poco senso". Lo ha detto il virologo Andrea Crisanti, aggiungendo: "Finalmente anche la Lombardia l'ha capito e ha deciso di dare la caccia al sommerso".
"Non riesco a spiegarmi come sia stato possibile sottovalutare le dimensioni dell`emergenza - dice al Corriere della Sera - quando erano sotto gli occhi di tutti: in Lombardia i malati saranno almeno 250mila, 150mila sintomatici e 100mila asintomatici, in Italia ne calcolo 450mila... altro che 60mila".
Si dice che il ceppo di virus che si è diffuso in Lombardia sia più aggressivo di quello in Veneto e in Cina.. "Ma vogliamo scherzare? Non ci sono evidenze che il virus della Lombardia sia diverso da quello veneto. E dunque si deve ragionare su quelle percentuali".
"E il fatto che il tasso di letalità in Veneto (3,4%) sia decisamente inferiore a quello lombardo (oltre il 13%) si spiega - aggiunge Crisanti - con il maggior numero di tamponi fatti che ha portato a dei risultati concreti". "C'è molta gente che accusa sintomi non gravi e potrebbe essere positiva. Dovrebbero però cercare anche fra gli asintomatici testando le categorie più esposte, per cerchi concentrici. Ma penso anche che avrebbero dovuto farlo 20 giorni fa. E invece non c'è stata alcuna sorveglianza epidemiologica - conclude -. Vedo persone che muoiono a grappoli. Questo è un fallimento. Troppi morti".
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