FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Coronavirus, il ricercatore italiano Gambotto: primo vaccino supera la fase del test su animali

Per il team della University of Pittsburgh School of Medicine potrebbe entrare già entro un mese nei test clinici di fase I su individui

Coronavirus, al Cardarelli di Napoli via ai test rapidi per il personale sanitario

Sono positivi i primi test sui topi di un "vaccino-cerotto", che rilascia il principio attivo nella pelle contro il coronavirus, potenzialmente semplice ed economico da produrre su vasta scala: "i topi vaccinati producono anticorpi specifici contro il virus". Lo afferma Andrea Gambotto, ricercatore italiano della University of Pittsburgh School of Medicine, che ha riportato l'esito dei primi test sulla rivista EBiomedicine (Lancet).

Secondo Gambotto il vaccino potrebbe entrare già entro un mese nei test clinici di fase I su individui. Il "PittCoVacc", è una specie di cerotto con 400 microaghi - spiega il ricercatore - che non entrano profondamente nella pelle e in 2-3 minuti si sciolgono, senza dolore e senza sanguinamento", rilasciando l'antigene che scatena la risposta immunitaria, la subunità "S1" della proteina virale "spike".

 

"La possibilità che questo vaccino protegga dal virus Sars CoV-2 è alta - aggiunge Gambotto - ora stiamo verificando la capacità di neutralizzare il virus su cellule umane in provetta usando gli anticorpi isolati dai topi vaccinati". Gli autori stanno sottoponendo il vaccino al vaglio dell'Fda e se riceveranno l'autorizzazione inizieranno la prima sperimentazione su pazienti al più presto entro un mese:

 

"Crediamo che i test sulle scimmie non siano necessari - precisa ancora Gambotto - altri vaccini sono entrati in sperimentazione clinica senza alcun test animale". "Speriamo di fare la fase I della sperimentazione in brevissimo tempo - ribadisce lo scienziato: un trial di 6-8 settimane fornirà le prime indicazioni di efficacia; quando si tratta di un vaccino già pochi volontari bastano per vedere se c'è una risposta immunitaria, basta un prelievo di sangue".

 

I tempi, dunque, potrebbero non essere lunghi: "Se tra 2-3 mesi abbiamo dati sufficienti e la situazione rimane pandemica come ora, possiamo muoverci subito all'uso del vaccino - conclude -. Contiamo di inserirlo insieme al vaccino dell'influenza stagionale".

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali