Cia Marche, un progetto di rilancio per il territorio terremotato dell'Alto Nera
Le scosse sismiche, infatti, hanno modificato lʼassetto idrogeologico della zona, togliendo acqua a molte delle fonti presenti in alta quota
Un piano di rilancio per il territorio dell'Alto Nera, devastato dal terremoto.
Questo il progetto fortemente voluto da Cia Marche e supportato da Copagri Marche e dal Comune di Castelsantangelo sul Nera. Un progetto che nasce da due necessità primarie: acqua per gli allevamenti al pascolo in alta quota e ideazione di un bacino di raccolta per evitare che la risorsa idrica venga dispersa in un momento e luogo dove le ripetute e devastanti scosse sismiche hanno modificato l'assetto idrogeologico della zona, togliendo acqua a molte delle fonti presenti in alta quota.
La Cia Marche ha chiesto al geologo Pierpaolo Rinaldelli - che è stato supportato dallo studio dell'Architetto Andrea Prosperi e dal Geometra Mauro Gagliardini - di verificare la fattibilità del progetto. Il risultato è soddisfacente: seguendo la morfologia naturale dell'area, è possibile realizzare, ad impatto ambientale minimo, un bacino capace di restituire la funzionalità del pascolo al territorio, evitando gli enormi disagi che gli allevatori hanno patito durante la scorsa estate, quando, giornalmente, hanno dovuto trasportare acqua in quota per soddisfare le naturali necessità degli animali.
Inoltre, la realizzazione del bacino può garantire un valido presidio antincendio, di cui la zona attualmente è sprovvista. Potrà poi apportare notevoli vantaggi al turismo - linfa vitale per il territorio - potenziando gli impianti sciistici esistenti attraverso un impianto di innevamento artificiale.
Il bacino è stato individuato in una zona più a valle della fonte: questo permetterà un deflusso naturale dell'acqua.