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Brescia, un maiale nel forno per un esperimento giudiziale sul caso Bozzoli: ira degli animalisti

La Lav chiede l'annullamento della prova: "In linea con la disciplina europea, costituzionale e nazionale, in caso di uccisioni non necessitate di animali è potenzialmente ipotizzabile la violazione dell'articolo 544 -bis del codice penale"

marcheno mario bozzoli brescia
ansa

La Corte d'assise di Brescia, nel corso del processo sulla morte dell'imprenditore di Marcheno Mario Bozzoli, ha deciso di effettuare un esperimento in un forno da fonderia per valutare se un corpo bruciato può non lasciare tracce.

Il prossimo 27 aprile un maiale ucciso poche ore prima della prova e vestito con indumenti compatibili a quelli che indossava Bozzoli la sera in cui scomparve l'8 ottobre 2015, sarà quindi gettato nel forno della fonderia Gonzini di Provaglio di Iseo. La decisione ha scatenato le polemiche e l'ira degli animalisti. L'associazione Lega Anti Vivisezione ha chiesto l'annullamento della prova.

 

Il maiale - si utilizzerà un animale malato - verrà gettato nel forno da fonderia per capire se effettivamente non rimangono più tracce come emerso durante il dibattimento a carico di Giacomo Bozzoli, accusato dell'omicidio volontario dello zio. Per i giudici oggi resta valida l'ipotesi che il corpo dell'imprenditore possa essere stato gettato in un forno della fonderia di Marcheno.

 

La Lav chiede l'annullamento dell'esperimento - "Pare opportuno rilevare come tale esperimento giudiziale si ponga in potenziale contrasto con la normativa europea e nazionale, anche costituzionale, a tutela degli animali, che codesto Tribunale non ha mancato negli anni di interpretare in maniera rigorosa, ed appaia potenzialmente suscettibile di integrare una condotta penalmente rilevante, consistente nel destinare all'abbattimento un animale, potenzialmente curabile, senza necessità, attesa l'assenza di qualsivoglia notizia in merito all'impossibilità di ricorrere a cure salvavita nei suoi confronti". Lo scrive la Lav in una lettera al presidente del tribunale di Brescia e al procuratore capo contestando la scelta del presidente della Corte d'Assise di Brescia Roberto Spanò di effettuare l'esperimento nel processo Bozzoli. 

 

La Lav chiede l'annullamento dell'esperimento: "In linea con la disciplina europea, costituzionale e nazionale, in caso di uccisioni non necessitate di animali - non previste e quindi scriminate da leggi speciali - è potenzialmente ipotizzabile la violazione dell'articolo 544 -bis del codice penale, uccisione di animali".

 

"Salviamo Cuore" - Sul sito Change.org, è stata anche lanciata una petizione per salvare il maiale, ribattezzato Cuore: "Salviamo Cuore". "Uccidere una creatura innocente non può essere il modo di risolvere un crimine, per di più una creatura malata. Le associazioni animaliste, come animalisti ma soprattutto come cittadini, chiedono che l'esperimento non venga effettuato e che il maiale venga dato a loro in affidamento. Vorremmo salvarlo e chiamarlo Cuore, come quello che chiediamo di avere per questa creatura. Salvarlo dalla morte in un forno o in un mattatoio sarebbe il giusto epilogo di questa tristissima storia. Cuore non deve morire! Non bruciatelo!" si legge nella petizione.

 

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