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Cane impiccato per gioco, il pentimento dei responsabili

A Le Iene parlano due dei quattro giovani che in Calabria hanno ucciso senza motivo il povero Angelo

Cane impiccato per gioco, il pentimento dei responsabili - foto 1
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Hanno ucciso un cane senza un motivo, si sono ripresi in un video diventato poi virale e alla fine sono stati condannati. Due dei quattro protagonisti di questa triste storia sono pentiti e lo hanno voluto dimostrare presentandosi davanti alle telecamere de Le Iene. Parliamo di quattro ventenni calabresi che hanno fatto piangere e arrabbiare migliaia di persone, alcune delle quali sono anche scese in piazza a Sangineto, nel Cosentino, per chiedere giustizia per Angelo, il cane torturato, bastonato e impiccato. “Non c'è giorno che non mi alzo e non penso a questa cosa”, afferma Giuseppe che assieme a Nicholas ha accettato di confrontarsi col programma di Italia 1.

I due ragazzi sono stati condannati a 16 mesi con la sospensione della pena per quello che hanno fatto: loro non sono gli autori materiali dell'uccisione ma hanno assistito alla vicenda senza impedirla. “Questo cane mi ha ammazzato le pecore”, avrebbe detto Francesco, secondo il racconto di Nicholas. Per questo, spiega ancora il ragazzo, con Luca lo ha ucciso: “Per vendetta, non per divertimento”. Ma perché è stato torturato? “Purtroppo non ho avuto la forza di dire ‘Che stiamo facendo?' Chiedo scusa per il dolore che ho potuto provocare, mi mortifica troppo parlare di questo”, prosegue Giuseppe. “La vita di un cane può valere una vita umana, ma ero incuriosito e mi vergognavo ad andarmene”, si giustifica Nicholas, anche lui pentito di quanto fatto.