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Salerno, il tribunale le nega il neonato: la madre lo rapisce | Ritrovati entrambi dopo poche ore

I giudici non le avevano ancora concesso lʼaffidamento. La donna ha approfittato della poppata giornaliera per fuggire col piccolo

Salerno, il tribunale le nega il neonato: la madre lo rapisce | Ritrovati entrambi dopo poche ore - foto 1
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Una donna di origine polacca ha prelevato e portato via con sé il figlio di circa un mese che non le era stato ancora affidato dal tribunale.

E' accaduto all'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, dove la madre si era recata per la consueta poppata. Ma sono bastate poche ore ai carabinieri per risolvere il caso. La donna è stata rintracciata col bambino in casa del fratello a Salerno.

Marta Wozniel, 33enne di origine polacca, aveva rapito il figlio dalla Terapia Intensiva Neonatale dell'ospedale di Salerno, temendo forse che il Tribunale per i Minorenni glielo portasse via avendo partorito in stato di ubriachezza. La donna - residente a Giffoni Valle Piana e arrestata alcuni anni fa per spaccio di stupefacenti - è stata ritrovata a casa del fratello a Salerno. Il bimbo sta bene e tornera' subito in ospedale.

Rapito dopo la poppata - La polacca ha approfittato del cambio turno dei sanitari per allontanarsi col bimbo dopo la consueta poppata serale. Un'altra mamma che stava allattando il figlio nella stessa stanza, infatti, non si sarebbe resa conto di quello che stava accadendo. Dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza si vede che la 33enne allontanarsi a piedi con andatura normale, accompagnata da un uomo che aveva con sè un porta enfant.

Con lei anche un uomo - I due, con il piccolo, si sono diretti sotto la pioggia verso la metropolitana ma non è chiaro se ad attenderli vi fosse una vettura. A quanto si apprende, la donna nei giorni scorsi non rispondeva alle telefonate degli assistenti sociali per chiarire la sua situazione, ma sicuramente aveva intuito che il Tribunale stava monitorando la sua posizione. Intanto, la commissione d'inchiesta presieduta dal direttore medico di presidio, Angelo Gerbasio e disposta dal direttore generale del Ruggi, Giuseppe Longo, avrà dieci giorni di tempo per relazionare su quanto accaduto.

Quando partorì era ubriaca - La donna, al momento del parto avvenuto il 28 marzo scorso, è apparsa subito in un evidente stato di ebbrezza alcolica che ha fatto scattare la segnalazione al Tribunale dei Minorenni di Salerno già a conoscenza, peraltro, della delicata situazione della donna, che ha altri due figli non affidati a lei. Di qui la disposizione del tribunale che le consentiva solo di allattare il figlio in ospedale ma non di portarlo a casa. "Non vi era stato alcun segnale che potesse far ipotizzare questo epilogo" dice il direttore Generale del San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, Giuseppe Longo.

Per il tribunale il bimbo andava tolto alla madre - Quando sarà ritrovato il bambino andrò in una struttura d'accoglienza, probabilmente una casa famiglia così aveva deciso il tribunale dei Minorenni con un'ordinanza del 24 aprile scorso. La direzione sanitaria del Ruggi, dunque, attendeva solo di sapere quale fosse la struttura per procedere alle dimissioni. Nel frattempo, proprio per monitorare e controllare la situazione familiare del piccolo, il bimbo non era stato spostato dal reparto di Terapia Intensiva Neonatale anche se stava bene.