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Nola, neonato piange in ospedale: le infermiere si mettono lo smalto

La denuncia su Facebook del consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità in Campania, Francesco Emilio Borrelli

Due infermiere che si smaltano le unghie, ignorando le urla di un bambino che piange.

E' quanto denunciato dalla mamma di un neonato di tre mesi ricoverato nel reparto di pediatria dell'ospedale di Nola, nel Napoletano. Il video della scena è stato condiviso sui social dal consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità in Campania, Francesco Emilio Borrelli. "Qualora fosse vero - ha scritto su Facebook - saremmo di fronte ad un fatto di una gravità esponenziale".

La mamma del piccolo avrebbe quindi raccontato di aver ripreso la scena per denunciare il fatto che le due infermiere fossero intente a mettere lo smalto alla unghie invece di prendersi cura del bimbo di appena tre mesi. Una circostanza che, se confermata, meriterebbe quantomeno un approfondimento. 

"Abbiamo inviato una nota all'Asl competente – ha aggiunto Borrelli – chiedendo l'apertura di un'inchiesta interna volta ad evidenziare eventuali responsabilità di carattere disciplinare connesse a questo episodio. Qualora le risultante dell'inchiesta interna evidenzino qualsiasi tipo di negligenza, chiederemo di irrogare sanzioni disciplinari esemplari".

Sulla vicenda è intervenuto anche Ciro Carbone, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli. "Attenderemo che l'Asl Napoli 3 e i vertici dell'Ospedale di Nola completino l'indagine interna già avviata - ha commentato -. Poi, se fosse confermato che iscritti all'Ordine degli infermieri di Napoli si siano resi protagonisti di comportamenti tanto gravi e lesivi del buon nome della professione e dei suoi principi deontologici, prenderemo tutti i provvedimenti disciplinari previsti".

Carbone ha quindi sottolineato che "comportamenti come quelli che il video mostra, qualora fossero confermati come veritieri, non sono in linea con i principi deontologici, professionali e etici della nostra professione. Gettano discredito e offendono colleghi impegnati ogni giorno in un duro, delicato e apprezzato lavoro di assistenza nei nostri ospedali e sul territorio. Giudichiamo quindi ingiuste, immeritate e offensive le ingiurie e le offese alla professione che accompagnano il video sui social. Improperi che rispediamo al mittente perché, generalizzando, ledono ingiustamente la dignità, la professionalità e i meriti sociali e professionali di tanti infermieri che operano con elevata sapienza e competenza e con specchiato e riconosciuto slancio umanitario".