Napoli, bimbo di 8 anni morto dopo un malore a scuola: 5 indagati
Dopo la tragedia di Sant'Antonio Abate (Napoli) , la procura di Torre Annunziata che indaga sulla morte del bambino di otto anni colpito da un malore nella palestra della sua scuola, si è iscritta nel registro degli indagati, con l'ipotesi di omicidio colposo, cinque persone.
Si tratta, sottolineano gli inquirenti, di un atto dovuto per consentire le nomine di periti di parte in vista dell'autopsia della vittima. Secondo quanto riportano Il Mattino e l'edizione napoletana di Repubblica, l'attenzione dei pm si è concentrata, per motivi diversi, su un pediatra e su quattro appartenenti all'organico della scuola.
Il primo avrebbe visitato negli ultimi tempi il bambino, senza rilevare segni di un'ipotetica disfunzione o malformazione cardiaca; il personale della scuola dovrebbe invece chiarire i motivi del mancato utilizzo sul piccolo del defibrillatore di cui l'istituto dispone, ma che non sarebbe stato impiegato, non è chiaro se perché guasto o per mancanza di operatori che sapessero usarlo. Dopo il malore, lunedì, il piccolo fu subito sottoposto a lunghi massaggi cardiaci nel tentativo di rianimarlo, e poi condotto in ospedale dove avvenne il decesso: l'autopsia dovrà accertare se il mancato uso del defibrillatore possa aver compromesso l'esito dei successivi soccorsi .
TI POTREBBE INTERESSARE
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali