La madre si era sottoposta alla legatura delle tube dopo il terzo parto ma dopo due anni è ugualmente rimasta incinta. Ora la famiglia riceverà dalla Asl Toscana, 450 euro al mese per il mantenimento della bambina fino al 25esimo anno di età
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Dopo il terzo parto non voleva avere altri figli. Così nel 2011, una donna che vive in Toscana aveva deciso di ricorrere alla chiusura delle tube per scongiurare il rischio di una nuova gravidanza. Dopo due anni però, era rimasta incinta lo stesso e nel 2014 ha dato alla luce la sua quarta figlia. Oggi, dopo 9 anni dalla nascita della bambina la condanna dal tribunale di Arezzo.
La gravidanza indesiderata costerà alla Asl Toscana Sud Est, un totale di 135mila euro in assegni mensili da 450 euro per il mantenimento della bambina, fino ai 25 anni di età.
L’avvocato Paolo Persello, che rappresenta la famiglia, spiega che la donna sarebbe rimasta di nuovo incinta per "l’erronea esecuzione di un intervento di sterilizzazione tubarica presso l’ospedale di Grosseto". Secondo il tribunale, inoltre, "alla paziente rimasta incinta nonostante l’intervento, non può essere richiesto di ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza per evitare il danno conseguente agli oneri del mantenimento del figlio".