Oltre alle accuse di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere, la Procura della Repubblica di Taranto contesta a Michele Misseri, reo confesso dell'uccisione della nipote Sarah, anche il reato di violenza sessuale. Lo si apprende dal verbale di sequestro delle 49 cinture portate via da casa Misseri per individuare l'arma con la quale sarebbe stata strangolata la 15enne.