cronaca

Delitto Scazzi, Ris in casa Misseri

06 Mar 2011 - 00:00

Gli uomini del Ris sono nuovamente entrati in casa Misseri, ad Avetrana. Non si esclude che ciò possa essere legato alle dichiarazioni fatte venerdì da Michele Misseri nel lungo interrogatorio durante il quale, secondo indiscrezioni, avrebbe indicato in Sabrina la responsabile dell'omicidio. Michele ha assistito al sopralluogo. Poi carabinieri e Misseri sono andati nelle campagne di Avetrana e in contrada Mosca, dove fu seppellita Sarah.

Zio Michele è giunto a bordo di un'automobile fuoristrada di colore nero, scortata da un'altra vettura, che si è fermata sotto la villa. Poi è seguito il sopralluogo.

Trovata corda, forse arma del delitto
Durante il sopralluogo, inoltre, gli investigatori hanno prelevato anche una corda di grosso diametro trovata nel bagagliaio della Opel Astra in uso alla moglie di Michele Misseri, Cosima Serrano. La corda verrà sottoposta ad esami da parte del Ris dei carabinieri per capire se possa essere stata usata nell'omicidio. Ritrovate anche le chiavi che la ragazza di Avetrana aveva con sé al momento della sua scomparsa il 26 agosto. Le chiavi sarebbero state recuperate nel cavo di un albero nella zona.

Gli atti contenenti le dichiarazioni rese venerdì in carcere da Misseri, accusato dell'omicidio della nipote Sarah Scazzi, e i risultati degli accertamenti ad Avetrana a casa dell'uomo potranno essere depositati dalla Procura nell'udienza fissata per martedì 9 novembre dinanzi al tribunale del Riesame, che dovrà esaminare il ricorso presentato dai legali di Sabrina Misseri per far scarcerare la loro assistita.

E' quanto prevede l'articolo 309 del codice di procedura penale. Al comma 9 si recita testualmente che ''entro dieci giorni dalla ricezione degli atti il tribunale, se non deve dichiarare l'inammissibilità della richiesta, annulla, riforma o conferma l'ordinanza oggetto del riesame decidendo anche sulla base degli elementi addotti dalle parti nel corso dell'udienza''.

Nell'interrogatorio di venerdì Misseri avrebbe addossato la responsabilità dell'omicidio della nipote alla figlia Sabrina, assumendosi solo la colpa di aver nascosto il cadavere in campagna.

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