Garibaldi in Sicilia ci giunse, a vapore, con i celebri Piemonte e Lombardo. Il comandante Marco De Amici a Trapani ci è arrivato a vela, vento al traverso, con la sua splendida goletta a gabbiole. Per primo, grazie anche allimpegno del suo giovanissimo equipaggio. E infatti il due alberi Pandora, 20 metri di legno di pino di Carelia, ad aver vinto la Garibaldi Tall Ships Regatta 2010 (Genova Trapani 11-16 aprile - www.garibalditallships.com), primo evento iscritto a calendario nella fitta rete dei festeggiamenti previsti per i 150 anni dellUnità dItalia.
Nata per celebrare idealmente la storica traversata dei Mille da Quarto a Marsala (5-11 maggio 1860), la Garibaldi Tall Ships Regatta è stata organizzata dalla Sail Training International (STI) in collaborazione con la Sail Training Association Italia (STA-I www.sta-italia.it), associazione senza fini di lucro fondata nel 1996 dalla Marina Militare e dallo Yacht Club italiano. Protagoniste della regata sono le Tall Ship delle scuole di marina di tutto il mondo e i loro equipaggi composti da marinai professionisti e oltre 300 giovani volontari, di età compresa tra i 16 e 25 anni, amanti del mare e della vela.
Notissima nel mondo anglosassone ma ancora poco conosciuta in Italia (pasionari di vela a parte), la STI offre ogni anno a ragazze e ragazzi di tutto il mondo una possibilità unica: quella di imbarcarsi, durante le vacanze estive, sulle più belle navi a vela del mondo, le cosiddette Tall Ships (navi dai grandi alberi). E di imparare, gomito a gomito con ufficiali e marinai veri, la nobile arte dellandare per mare. Trasformandosi per alcuni giorni in trainees, apprendisti delle onde a tutti gli effetti. Ecco dunque, la singolarità di una simile regata, ben diversa dalle classiche competizioni veliche: vivere, galleggiando, una grande avventura multiculturale, svolgendo a bordo un sano lavoro di gruppo, indipendentemente dallabilità marinara di partenza (zero i requisiti richiesti). In unesperienza che a detta di tutti segnerà per la vita.
Dopo i giorni della Vuitton Cup, è di nuovo grande festa a Trapani, a piazza Sicania, lungo lex banchina Sommergibili: tra gli alberi svettanti delle18 Tall Ships ormeggiate e prese dassalto dai visitatori, la parola dordine è lot of fun, grande divertimento, per i trainees dei vari velieri (318 in tutto, di cui 135 italiani). Ce allegria a bordo della Oosterschelde, olandese, classe 1918, unico 3 alberi originale olandese ancora esistente.
E si fa la fila per ammirare il Far Barcelona, decana della flotta, elegante signora spagnola varata nel 1874. Grande ammirazione poi per linglese Tenacious (e qui il nome non è solo simbolico), unica nave al mondo ad essere stata costruita per equipaggi disabili. A bordo del Tenacious, di proprietà del Jubilee Sailing Trust (www.jst.org.it), portatori di handicap possono partecipare alle manovre, anche grazie allassenza di barriere architettoniche. Al punto dar dire a uno degli allievi , Enrico Carrea: Qui mi sento veramente normale. Ma sulla banchina spunta anche qualche lacrima. Quando? Al momento dellammaina bandiera, a bordo del Palinuro, una delle celebri navi scuola della Marina Militare Italiana. Per gli allievi del regio legno valga per tutti il commento di Gusy, allieva diciassettenne: Io non voglio più scendere. Difficile: lunedì, in un tripudio di gran pavesi e guidoni, le navi dai grandi alberi riprendono la via di casa. Anzi, la scia.
Rossella Cerulli