Chiara uccisa con colpo al cranio

Chiara Poggi è stata uccisa tra le 11 e le 11.30 di mattina con un'arma appuntita e il colpo mortale, che le ha sfondato il cranio, è stato uno solo. E' questo l'esito dell'autopsia sul corpo della studentessa assassinata a Garlasco il 13 agosto, eseguita da Marco Ballardini, medico dell'Istituto di Medicina legale di Pavia. Ora si attende la relazione tecnica del Ris di Parma, prevista per il 19 novembre.

Il documento dell'autopsia, 51 pagine, è datato 5 novembre, giorno in cui è stato consegnato al pm di Vigevano Rosa Muscio, titolare dell'inchiesta. "L'epoca della morte - si legge nelle conclusioni - si pone in un intervallo di tempo compreso tra le 10.30 e le 12.00, con maggior precisione attorno alle 11-11.30".

Quanto all'arma utilizzata dall'assassino, si tratta di un "corpo contundente non ben identificabile" che tuttavia avrebbe queste caratteristiche: "stretta superficie battente, spigolo molto netto, presenza di punta".

Per completare il quadro delle indagini rimane ora la relazione del Ris di Parma. Lo speciale reparto scientifico dei Carabinieri ha chiesto una ulteriore proroga di 10 giorni per il deposito della consulenza tecnica, che verrà quindi consegnata al magistrato il 19 novembre.

Per ora, l'unico indagato del delitto resta Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara.

Pm dispone esami tossicologici
Il pm di Vigevano Rosa Muscio ha deciso di disporre esami tossicologici sui reperti prelevati durante l'autopsia dal cadavere di Chiara. Da quanto si è saputo, il pm conferirà l'incarico a un tossicologo dell'Università di Pavia. La decisione è stata presa una volta arrivati gli esiti dell'autopsia effettuata tre giorni dopo il delitto.