FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Provenzano: nella hit il "padrino"

Nel covo boss ascoltava anche Beatiful

Cosa ascolta un boss della mafia quando è nascosto nel suo covo? La colonna sonora de "Il padrino", naturalmente.

Parola degli investigatori che hanno scovato Bernardo Provenzano. Il capo di Cosa nostra amava ascoltare anche l'audio delle puntate di alcune telenovele, fra cui Beautiful, oltre alle canzoni di Mario Merola, Claudio Villa e Mina. Nella hit parade dell'ex primula rossa anche Bruno Lauzi e Julio Iglesias.

La musica preferita da Provenzano è stata scoperta durante l'ascolto delle cassette trovate nel suo covo. Gli investigatori erano convinti di trovarvi messaggi inviati al boss dai vari capi di Cosa nostra. E invece dentro c'erano solo le musiche che il boss ascoltava per passare il "tempo libero" durante la latizanza.

Da quanto si è appreso, il boss amava a tal punto la telenovela Beatiful da registrarsi a parte la colonna sonora.

Nella masseria del boss i poliziotti hanno trovato anche un foglio su cui erano segnate le frequenze delle emittenti radiofoniche su cui seguiva le ultime notizie, la musica e le trasmissioni religiose.

Quanto ai "pizzini", gli investigatori hanno accertato una fitta corrispondenza fra il capomafia e i propri familiari, ai quali il padrino chiedeva di tutto, da prodotti alimentari a oggetti e indumenti. In un appunto, per esempio, il boss scrive che desidera avere in prossimità delle feste di Pasqua "una piastra-griglia a due posti" e indica pure il modello, la marca e il negozio in cui la vendono, "vicino a palazzo di giustizia", perché gli serviva per "arrostire i carciofi".

Intanto i pm conferiranno il 5 maggio prossimo gli incarichi ai consulenti e alla polizia scientifica per rilevare le impronte digitali sugli oggetti trovati nel covo di Montagna dei Cavalli. Gli investigatori hanno catalogato fino a oggi i reperti trovati, che sono circa 300. Oltre alle impronte devono essere effettuati esami anche sulle due pistole trovate nascoste sotto le pietre, sulle due macchine da scrivere e sulle banconote sistemate dentro un sacco di plastica, il cui ammontare non è stato ancora accertato perché molte mazzette sono arrotolate. Si tratterebbe di migliaia di euro.

Accertamenti saranno fatti anche sul rilevatore di frequenze trovato nel covo, che permetterebbe di rilevare la presenza di microspie. Si tratta di uno scanner artigianale, funzionante, sul quale verranno avviati esami tecnici.