Autopsia per trovare proiettile fatale
Il cimitero di Ricaldone, in provincia di Alessandria, resta chiuso in giornata per la riesumazione della salma del cantautore Luigi Tenco. Ciò consentirà di effettuare all'ospedale di Acqui Terme l'autopsia per verificare tracce del proiettile, che non venne mai trovato dopo la morte dell'artista il 27 gennaio 1967. Nel caso sia rimasto conficcato nel cranio, potranno partire le analisi balistiche e comparative.
Sul cancello d'ingresso del cimitero è apparsa, su un foglio di carta bianca, l'ordinanza per tenere alla larga i curiosi, emessa dal sindaco Massimo Lavisolo: "La riesumazione della salma di Luigi Tenco ordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di San Remo al fine di consentire l'esame autoptico ha indotto il sindaco a tenere chiuso il cimitero al fine di garantire che le operazioni di estumulazione della salma vengano adempiute con la necessaria riservatezza".
A pochi giorni dal Festival di Sanremo, quasi quarant'anni dopo, la tragica fine del cantautore resta ancora avvolta nel mistero. Tra i numerosi elementi non chiariti, che hanno alimentato i dubbi, resta da chiarire soprattutto quello del foro del proiettile dietro l'orecchio destro. Tenco non era mancino, e se il foro è quello di entrata, è plausibile che si sia sparato. Ma nella foto si vede una grande quantità di sangue e materia cerebrale fuoriusciti dalla ferita. Secondo gli esperti questo versamento si verifica dal foro di uscita, non da quello di entrata, che a volte, addirittura, si richiude. E se il foro, allora, fosse quello di uscita? Tenco, che usava la mano destra, si sarebbe sparato alla tempia sinistra? Lo chiariranno gli esperti dell'Ert, il gruppo Esperti ricerca tracce della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.
Alla vigilia della riesumazione e dell'autopsia, il procuratore capo di Sanremo, Mariano Gagliano, ha riunito un vertice con gli investigatori dell'Ert. Dalle analisi balistiche si potrà stabilire la traiettoria del proiettile; da quelle comparative sarà possibile verificare la corrispondenza dell'arma che ha ucciso Tenco con quella custodita dalla famiglia. La pistola con la quale si sarebbe suicidato il cantautore è stata presa in consegna martedì 14 febbraio dagli esperti dell'Ert. Nei prossimi giorni, proprio con quell'arma saranno effettuati alcuni tiri-test per effettuare le analisi comparative, in virtù del principio che la canna ed il percussore di ciascuna arma lasciano una propria impronta sui proiettili esplosi.