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Roma. La regina dello scrocco

incapace dʼintendere non si nega nulla

Rossana ha quarant'anni e un certificato che la dichiara incapace di intendere e volere.

A Roma passa le sue giornate tra ristoranti di lusso e centri estetici. Sceglie i vini più cari e i trattamenti più esclusivi. Alla fine non paga il conto, ma nessuno può farle nulla.

Rossana ha anelli e bracciali di bigiotteria, ma sembrano veri. Trucco perfetto e unghie laccate rosso fuoco. Quando cammina tra i monumenti di Roma sembra una gran signora.

 Da più di un anno vive così, entrando nei ristoranti più esclusivi,  partendo dalla carta dei vini per finire con la lista dei dessert. Possono anche passare più di tre ore buone prima che la gentildonna plachi il suo costoso appetito. Al momento del conto, l'ultima volta è stato di 189 euro, Rossana fa un gran sorriso ai camerieri e con fare angelico: " Ho dimenticato il portafoglio, sono desolata!".

 Qualcuno nel locale ha già alzato il telefono. Ma nulla può la polizia chiamata dal ristoratore che tenta invano di essere risarcito: la signora è considerata incapace di intendere e di volere, è certificata come persona non più responsabile delle sue azioni. Quindi Rossana è libera di continuare il suo insaziabile gioco in un altro ristorante della Capitale, dove ancora nessuno la conosce.

"Mi piace ma mica lo faccio per fame. Mi sento forte solo quando posso fregare la ricchezza!". Rossana ci tiene molto a non essere considerata una barbona. Il suo è quasi un gesto rivoluzionario, una missione: "A volte per me è una tortura, ma ti rendi conto che fatica restare a tavola tre, quattro ore e dover per forza almeno assaggiare tutta quella roba? Devo assolutamente arrivare fino al dolce sennò come faccio a farli piangere sul serio?".

Dal suo racconto si intuisce che dietro la favola della scroccona a cinque stelle si cela una storia fatta di difficoltà ed emarginazione: "Quando è morto mio padre per me è stato il più grande dolore, mi sono sentita veramente sola. Lui ha lavorato tutta la vita come uno schiavo, alla fine solo cinquecento euro di pensione. Basta ho detto, da oggi io non pago più nessuno!".

Così ogni giorno Rossana prende il treno da Cerveteri, rigorosamente senza pagare il biglietto, e va a Roma per consumare la sua attività giornaliera. Prima di scegliere il ristorante però, è necessario trasformarsi nella ricca signora che tutti la credono. 

L'operazione inizia al mattino, quando Rossana, grazie alla complicità dei suoi amici nelle profumerie, con campioncini di cosmetici rimette in sesto il suo viso un po' appessantito, quel che basta per essere presentabile. Poi passa in uno dei più esclusivi centri estetici, in Piazza di Spagna. Iniziano tre ore di fanghi, massaggi, viso, manicure, tinta, taglio. La storia è sempre la stessa: "ho dimenticato il portafoglio!".

Dopo mezz'ora è seduta a tavola, davanti a una bottiglia di Amarone da 95 euro. Questa è la storia di Rossana, un po' Robin Hood, un po' regina dello scrocco.