cronaca

Ritrovata la prigione di Annamaria

Donna sequestrata vede suo giaciglio

25 Giu 2004 - 11:08

Anna Maria Valdata, la donna tenuta sequestrata per cinque giorni, ha trovato la prigione in cui è stata tenuta dai suoi carcerieri.rapitori. La zona è vicina ad Arquata Scrivia, secondo quanto si è appreso da fonti investigative. Il ritrovamento della prigione è stato reso possibile grazie all'abilità della stessa donna, che ha ricordato le strade percorse a piedi dopo il suo rilascio e ha poi riconosciuto il giaciglio del sequestro.

In precedenza Anna Maria aveva raccontato ai cronisti il suo stato d'animo: "Ho resistito recitando tante Ave Maria, per me e per la mia famiglia, soprattutto pensando a mio marito". Davanti al cancello della sua villa anche il marito, che aveva voluto rassicurare tutti sulla salute della moglie. "Lei è forte, ha poi precisato di essere stata trattata bene dai suoi sequestratori.

La donna ha aggiunto particolari sul sequestro: "Non mi hanno fatto del male - ha detto - è questo mi fa veramente piacere e ho la soddisfazione oggi di essere qui. C'era questa macchina qui davanti - ha detto indicando il cancello di casa sua - mi hanno fatto coricare per terra, mi hanno legato le mani e la bocca, hanno atteso che non arrivasse nessuno quindi mi hanno spinto sull'auto e mi hanno chiuso gli occhi e mi hanno fatto indossare occhiali scuri e un cappellino".
 
La signora Valdata ha poi detto che uno dei sequestratori con lei parlava italiano: "uno solo parlava con me", ha ripetuto, ma a questo punto è stata bloccata dai carabinieri che l'hanno invitata a non dire altro. La donna ha poi ha ringraziato le forze dell'ordine. E anche il marito ha detto: "non so come ringraziare carabinieri e polizia. Non avrei mai neppure immaginato che si potessero mettere in campo tante forze e tanti mezzi per cercare una persona".

Sorridente e disteso il marito, che ha voluto salutare tutti coloro che, insieme a lui, sono rimasti per molte ore in pena, sperando che la banda di sequestratori che teneva Annamaria, la liberasse senza averle fatto alcun male. Molti amici e abitanti di Silvano Pietra, nell'Oltrepo Pavese, hanno suonato al cancello per salutare la donna, ma a parte poche eccezioni sono stati tutti cortesemente respinti. Annamaria Valdata è rimasta a colloquio con gli investigatori, e non si esclude un incontro con i magistrati di Milano.
  
Massimo riserbo da parte degli inquirenti sulle indagini. Nulla trapela, anche se ormai pare certo che i carcerieri di Annamaria, perobabilmente una banda composta in maggioranza da persone dell'Est europeo - si sono sentiti messi alle strette e hanno deciso di lasciar libero l'ostaggio per il quale avevano chiesto un riscatto di un milione e 250 mila euro.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri